La mamma di Gianni Colasanti ha aperto questo negozio 57 anni fa nel 1963, chiuso dal 7 marzo in buona parte disallestito. Sicuramente rispetteremo le distanze di sicurezza, ci saranno delle mascherine a disposizione per i clienti, guanti, mascherine, il locale verrà igienizato continuamente perlomeno 3 volte al giorno, le merci che noi abbiamo attualmente nello store sono merci riferite alla spring summer 20 cioè da prima dell'estate del 2020 che è stata comprata già molti mesi fa ed hanno iniziato a consegnarla già da ottobre novembre dello scorso anno, chiaramente queste merci sono, se vogliamo, in parte già pagate, altre saranno da pagare. Sicuramente le aziende ci stanno venendo incontro con modalità di pagamenti, ma l'onere di doverle vendere spetta solo a noi, non abbiamo possibile a fine stagione di restituire merci a qualcuno di poterci alleggerire i nostri magazzini. Giorgia Carlucci ha creato, 5 anni fa, un brand per le donne che lavorano. I commercianti acquistano 6 mesi prima, lo stile, la parte stile, prototipia, difettamenti eccetera, avviene un anno prima. Prevedo come tanti di noi che il sistema probabilmente dovrà cambiare, dovremmo adeguarci con delle stagioni anche diverse probabilmente, rallentare un pochino il sistema che quello che dicono tutti i grandi della moda, evidentemente, quindi anche nella mia piccola realtà di brand, assolutamente made in Italy, dovrò considerare di fare un business plan per come affrontare questo periodo di emergenza e di chiusura totale del commercio. L'intero settore moda rischia di perdere 17000 punti vendita, 35000 addetti, praticamente il 15%. L'aiuto del Governo deve essere basato sui costi fissi, perché quelli sono quei costi sui quali noi non possiamo intervenire, che però occorrono tutti i giorni, che sono gli affitti, il costo del personale e le utenze. Soprattutto i piccoli soffrono. Ovviamente abbiamo dovuto chiedere un aiuto allo Stato e quindi quello che il governo sta promettendo, noi intanto l'abbiamo chiesto, speriamo che arrivi, i finanziamenti sono fondamentali. Abbiamo bisogno di questo per ripartire, chiaramente è un debito, però, comunque, ce l'assumiamo per poter ripartire un pochino più serenamente e pagare tutto quello che è già in negozio che noi abbiamo acquistato prima del lockdown. Taggando l'immagine del tuo bambino sulla tua pagina, le 3 foto più belle saranno pubblicate il 10 maggio, in occasione della festa della mamma e chi riceverà appunto più like avrà un buono di 50 euro da spendere o online o qui direttamente in boutique.