Alla Mary Mount International, scuola privata sulla Cassia a Roma, l'anno scolastico è già iniziato il 2 settembre, due giorni dopo il primo caso di covid 19, i genitori di un ragazzo dell'ultimo anno di liceo, avvisano all'alba la dirigente che il figlio è positivo, ma la scuola, che accoglie alunni dai 2 ai 18 anni, non viene chiusa e questo grazie ai protocolli previsti. Gli altri corsi, dunque, proseguono, solo i 65 alunni dell'ultimo anno e 4 docenti restano a casa, con lezioni in remoto, ma soltanto per un giorno. Già lunedì rientreranno in aula. L'istituto assieme all'ASL ha infatti subito tracciato i 9 contatti stretti dello studente contagiato e solo loro dovranno osservare i 14 giorni di quarantena, collegandosi comunque online con la classe, d'altronde la scuola garantisce la massima sicurezza a chi la frequenta, sia per gli spazi che offre, sia per le misure che vengono applicate. Noi abbiamo attuato sin da subito dei protocolli molto rigidi, che seguono le linee guida ministeriali, ma vanno anche oltre. Gli accessi alla scuola sono 4, le distanze sono rispettate, i ragazzi indossano una mascherina sempre in movimento e devo dire la verità, la tendenza è quella di tenere la mascherina anche in classe in ogni lezione costantemente. Intervalli regolari durante l'orario scolastico, ogni giorno ci sono 4 ore di sanificazione da parte di un team di addetti alla pulizia di 13 persone. Un primo caso, quindi, cui il sistema sembra aver funzionato.