Questa inizialmente nel progetto era la pista per ballare, dove c'era la zona dei tavoli da discoteca. Oggi, invece, diventa una zona ci metteremo tutti i tavoli con le tovaglie, le sedie in modo che i camerieri possano servire gli avventori che devono rimanere seduti. I lavori sono in corso, l'industria del divertimento notturno per convivere con il coronavirus si trasforma. Tito Pinton ci mostra una storica discoteca sulle colline di Riccione, poco prima che divampasse l'emergenza sanitaria, la decisione con alcuni soci di investire e prenderla in gestione. Un locale chiuso da tempo, ma il rilancio immaginato prima ora ha cambiato forma. Trasformiamo gli ambienti all'aperto in posti dove si potrà comunque godere di un intrattenimento soft, una musica più bassa, magari qualche spettacolo teatrale o di performance rispetto al grande dj che suonava e incitava il pubblico sulla pista. In questa nuova discoteca si potrà ballare? Al momento non si ballerà. Questo non è permesso. Speriamo che ci diamo almeno quello. Noi e il mondo dei concerti, dei grandi eventi siamo sicuramente i più danneggiati, siamo stati i primi a chiudere e saremo gli ultimi a riaprire. Stiamo parlando davvero di moltissima gente che perde il lavoro. Ridurrete il personale? Più del 70%. Io avevo di fare 130000 presenze, se ne faccio 40 mila sarei già felice, in tre mesi. Ogni sera quante persone potranno entrare e quante potevano entrare prima? Adesso stiamo vedendo esattamente la disposizione dei tavoli, però circa 700 posti a sedere. Prima aveva una capienza di oltre 3000. Il cambiamento è sostanziale. Perché l'alternativa? È chiudere. Rispetto del distanziamento e delle norme anti covid è la tecnologia e nuove professionalità per i controlli. Introdurremo la figura del covid manager per garantire che tutti rispettino le distanze di sicurezza, che il personale lavori nella massima sicurezza, che i posti siano igienizzati, sanificati. Abbiamo predisposto un controllo con le telecamere che rilevano la temperatura corporea, e come ci obbliga la legge questo momento avremo un termometro che potrà verificare la temperatura corporea di ogni avventore e anche del personale e i flussi di ingresso e di uscita saranno divisi. L'apertura è prevista entro la fine di giugno, in tempo per l'estate della riviera romagnola. Un motivo per uscire, per dare un senso al tempo libero e di aggregazione perchè comunque i nostri posti sono dei grandi ambienti dove la gente socializza e si conosce, diventa amica, trova il compagno della vita. Un posto molto importante dove la socializzazione è sempre al centro, è il fulcro del nostro lavoro. Ma potrà continuare a chiamarsi discoteca? La chiameremo sempre discoteca, prima o poi torneremo, anzi spero prima possibile.