Il rischio è alto e concreto. Mentre l'Italia è ancora tutta in zona bianca, l'imperversare della variante Delta, ormai prevalente in tutta Europa, potrebbe portare nei prossimi giorni la Sicilia, anzitutto, ma anche la Sardegna a passare in zona gialla. A pesare oltre ai contagi, infatti, sono soprattutto i ricoveri, così come previsto sulla base dell'ultimo Decreto-Covid che ha rivisto i parametri per il passaggio delle Regioni nelle varie zone. È così che la Sicilia, oltre ad aver superato l'incidenza settimanale di positivi su 100 mila abitanti, è anche molto vicina a quel 15% di posti letto nei reparti ordinari occupati da pazienti Covid, previsto per il passaggio in zona gialla. Subito alle sue spalle la Sardegna. E allora cosa cambierebbe in zona gialla alla luce degli ultimi Decreti emanati dal Governo? La principale differenza riguarderebbe l'uso delle mascherine che tornerebbero obbligatorie anche all'aperto, nessun limite di orario per gli spostamenti, invece, così come stabilito dal Decreto-Riaperture-bis dallo scorso 21 giugno. I ristoranti resterebbero aperti anche a cena ma tornerebbe il limite di 4 persone sedute allo stesso tavolo, se non conviventi, sia all'aperto che al chiuso, dove comunque serve anche il Green Pass. Stesso discorso per piscine coperte, centri benessere e palestre che resterebbero aperti ma con obbligo di certificazione verde come previsto dal Decreto-Covid dello scorso 23 luglio. Anche gli eventi sportivi e gli spettacoli resterebbero consentiti con capienza non superiore al 50% di quella massima autorizzata e comunque con la limitazione di 2.500 spettatori all'aperto e di 1.000 al chiuso, e sempre con Green Pass. Stesso obbligo per sale giochi, bingo e parchi tematici. Infine anche in zona gialla resterebbero consentite le feste di matrimonio e l'accesso a mostre e musei, anche in questi casi però solo a coloro che abbiano già fatto almeno la prima dose di vaccino, che siano guariti dal Covid o che abbiano un tampone negativo eseguito nelle 48 ore precedenti.