Test rapidi all'arrivo, tampone obbligatorio entro 48 ore dall'ingresso in Italia per chi viene da Croazia, Grecia, Spagna e Malta. e contattiamo l’USL o chi di dovere, ci rechiamo in ospedale e facciamo il tampone. Ieri abbiamo chiamato la ASL perché ci avevano detto che non c’era ancora niente di firmato. Sappiamo che Speranza ha firmato ieri sera. Adesso richiameremo per sentire un po’. Ci documenteremo e, se sarà da fare, lo faremo. Sicuramente nei locali e nei supermercati tutti indossavano la mascherina, sia chi lavorava sia agli utenti. Fuori c’era distanziamento, all'aperto la mascherina non si utilizzava. Non ci sono così tanti casi in Grecia. Io trovo giusto in generale farlo, quando uno prende una aereo. Sarebbe giusto anche farlo in tutti gli aeroporti. Divieto di ingresso e transito dalla Colombia, ultimo Paese che si aggiunge alla lista di altri 16. Per ora non si prevedono quarantene, come invece per chi viene da Romania e Bulgaria, ma l’aumento dei contagi preoccupa l’Italia, accerchiata da altri osservati speciali, primo fra tutti la Francia. Per il momento l’ordinanza del ministro Speranza prevede o test obbligatori da fare 72 ore prima dell’arrivo in Italia o al momento dello sbarco, ma questa è una misura complessa da realizzare e presuppone tempi di attesa biblici nei vari aeroporti. Quello che sembra più realizzabile, ma non certo scontato, è invece l'autoisolamento a casa per poter effettuare il tampone obbligatorio entro 48 ore presso la propria ASL. Ogni Regione sta provvedendo a rendere operativa la procedura predisponendo Numeri Verdi a cui è obbligatorio comunicare il proprio arrivo in Italia.