Siamo andati a raschiare sul fondo del barile. Nel senso che abbiamo voluto togliere tutte quella restrizioni che potevano essere tolte. L'annuncio a sorpresa durante l'appuntamento quotidiano con i giornalisti. Una nuova ordinanza meno restrittiva rispetto alla precedente firmata dal Presidente della regione Veneto Luca Zaia, in vigore dalle 15 di venerdì 24 Aprile. Via libera alla vendita del cibo per asporto nei takeaway, pasticcerie e gelaterie, mantenendo il divieto di consumo all'interno degli esercizi. Negozianti e clienti dovranno avere mascherine, guanti e rispettare il distanziamento di almeno un metro. Altro allentamento riguarda le aperture di librerie, cartolerie e negozi di abbigliamento per bambini, per i quali non vale più il limite di due giorni a settimana. È prevista l'apertura dei cantieri delle opere pubbliche, la revoca delle restrizioni per l'attività edilizia purché sul patrimonio esistente, la coltivazione ad uso agricolo per autoconsumo, la vendita di prodotti florovivaistici e l'accesso ai cimiteri con obbligo di distanziamento. Infine i proprietari di imbarcazioni da diporto, potranno eseguire interventi di manutenzione. Che non venga letta come "è finita, tutti in piazza a far festa". Non è così. Non è un libera tutti, precisa il Governatore del Veneto, ma i 400 ricoverati in meno e la metà delle presenze nelle terapie intensive rispetto a soli 11 giorni fa, ci consentono di guardare avanti con fiducia. Sempre con l'appoggio della comunità scientifica. Noi non parliamo mai della fase due, perché ormai quella l'abbiamo sedimentata, abbiamo già le linee guida. Parliamo della fase tre, vuol dire reinfezione per noi. Vuol dire quando tornerà il virus e la convivenza con il virus.