Sulle strade italiane muoiono 8 persone al giorno, una ogni 3 ore, una strage silenziosa che va fermata con ogni mezzo. Nella giornata che ricorda le vittime della strada a impressionare sono i numeri, quelli delle vittime ovviamente, in crescita negli ultimi anni. Più 24,7% di incidenti, più 25,7% di feriti, più 15,3% di vittime nei primi sei mesi dell'anno, tradotto in numeri assoluti fanno 81.437 incidenti, 108.996 feriti e 1.450 morti. Tuttavia nel confronto con i primi sei mesi del 2019 si rileva un lieve calo, incidenti stradali meno 2,6%, feriti meno 6,8 % e deceduti meno 5,5%, secondo l'Osservatorio Istat Aci. Qualcosa, precisa Biserni, è sembrato cambiare nell'ultimo mese ma solo per effetto di alcune terribili tragedie, la morte del diciottenne Francesco Valdiserri, investito e ucciso sul marciapiede a Roma, lo schianto sulla Via Emilia costato la vita a 4 persone tra cui 3 bambini, il tamponamento sull'A4 al casello di San Donà di Piave con 7 vittime e poi ancora il quattordicenne Francesco Marengoni travolto da un tram a Milano. La richiesta di Asaps è intervenire sulla segnaletica orizzontale, verticale, luminosa, sulla qualità della struttura e del fondo stradale, e l'impegno massiccio di etilometri e test antidroga non solo notturni ma anche diurni.