L'orgoglio per il lavoro fatto durante il lockdown, la sfida del rilancio con i progetti europei. Confagricoltura celebra il secolo di vita in quest'anno drammatico segnato dal covid e alla presenza del Capo dello Stato Mattarella e del Premier Conte l'associazione guarda avanti. Non sprechiamo le risorse in arrivo, dice il vicepresidente Giansanti, dopo 40 anni serve un piano strategico per l'agroalimentare. L'agricoltura italiana ha bisogno oggi di uno scatto. Noi sempre più dobbiamo dimostrare di essere sostenibili dal punto di vista ambientale, le sfide del Green Deal ci attendono e quindi dovremo lavorare verso una transizione ecologica che metta al centro i grandi valori che l'agricoltura sa esprimere. Noi agricoltori abbiamo bisogno di preservare le risorse naturali, abbiamo bisogno di avere fertilità dei terreni, quindi chi più di noi è interessato alla transizione ecologica? Il mondo agricolo sarà protagonista nei piani di rilancio, assicura Conte. Il 37% dei soldi del Recovery Fund andrà per progetti green. Dal premier un ringraziamento per tutti i lavoratori della filiera che hanno garantito un costante rifornimento di alimenti anche nei mesi più duri. Sulla stessa scia la ministra Bellanova, che punta a una rigenerazione del settore. Rigenerazione del sistema agricolo e alimentare nel nostro Paese attraverso il potenziamento delle imprese, delle filiere, l'ammodernamento dei sistemi produttivi, la meccanizzazione per una accelerazione della transizione verde digitale anche in questo settore, la riconversione e il potenziamento, il miglioramento dei sistemi produttivi e della loro sostenibilità. Dopo la crisi la normalità sarà nuova pensano un po' tutti gli imprenditori in sala. Si scruta l'orizzonte senza scoraggiarsi. Il futuro noi come agricoltura, continuiamo a lavorare e continueremo a lavorare. Abbiamo spero imparato delle efficienze anche nel modo di lavoro, c'è la grande incognita di cosa succederà nel mondo e come reagiranno tutti i mercati però noi ci siamo e continuiamo a lavorare.