La 48esima edizione del forum di European House-Ambrosetti si chiude con una giornata che ha il sapore di un passaggio di consegne, tra il Governo in carica rappresentato a Cernobbio da ben 15 Ministri e quello che verrà, qualunque sia, dopo le elezioni del 25 settembre. E gli imprenditori e i manager seduti in platea non possono che apprezzare, visto che come è noto, all'economia piace la stabilità. "Io credo che il mondo dell'economia richieda una forte continuità. Certamente non politica, ma ci sono dei binari sui quali ci siamo inoltrati, dei punti, delle stazioni alle quali dovremo arrivare". Le elezioni non sembrano però impensierire per ora gli ospiti di Ambrosetti, anche perché tra PNRR, tetto anti-spread della BCE, il prossimo Governo dovrà proseguire su una strada in parte già segnata. "Con la Banca Centrale Europea che ha approvato questo meccanismo anti-spread, di fatto il Paese in qualche modo è imbrigliato in un meccanismo per il quale è difficile sgarrare". Su un punto però il mondo finanziario e imprenditoriale a Cernobbio ha le idee chiare: serve mantenere la sostenibilità dei conti pubblici, come ci dice Pier Carlo Padoan. "Uno scostamento di bilancio fine a sè stesso sicuramente non è un fatto positivo, bisogna inquadrare la finanza pubblica in un contesto pluriennale, appunto, in cui ... ottenuto sia la riduzione graduale del debito, che la ripresa sostanziale della crescita". E ora tutta l'attenzione è ovviamente dedicata a cosa accadrà il 25 settembre e soprattutto, dal giorno dopo, per capire se la resilienza del sistema economico italiano, dimostrata fino ad oggi, reggerà anche al cambio della guardia a Palazzo Chigi.























