Prende il via il Festival dell'Economia di Trento. Nel programma si guarda al ruolo, alle scelte e ai rischi all'orizzonte per l'Europa. Ad animare la prima giornata, in collegamento dal G7 delle finanze in Canada, il Ministro dell'Economia Giorgetti che tocca i tanti temi in primo piano nel dibattito internazionale. Sul tema dazi, ad esempio, il Ministro sottolinea come l'economia italiana abbia degli imprenditori piccoli e medi con una grande resilienza in grado di gestire dei dazi limitati, aggiungendo poi che vi sono alcuni settori, come il farmaceutico, che invece in termini di competitività potrebbero pagare un prezzo significativo. Obiettivo di Giorgetti: trovare un'intesa che si traduce come una soluzione ragionevole al problema. "Alla fine è interesse comune trovare un compromesso. Altrettanto mi sento di dire che una ritirata totale delle posizioni statunitensi mi sembra un po' improbabile. Però rispetto, appunto, agli annunci di partenza e a, proprio, il modo con cui si sono posti i rappresentanti dell'Amministrazione americana, credo che alla fine si troverà una soluzione ragionevole". Idee chiare, insomma, anche sulla difesa, altro tema molto spinoso viste le ricadute che potrebbe avere in termini di bilancio dello Stato. Per questa ragione chiede a gran voce un vertice NATO nel quale si decida quale sia il concetto di difesa e poi una volta stabilite le necessità si stabilisca il livello di spesa di ogni Paese. Giorgetti ribadisce che l'Italia in questo senso ci sarà, ma prima di analizzare le proposte serve intendersi su cosa è compreso nella spesa di difesa. Infine, la riflessione sull'Ucraina, dove, secondo il titolare di Via Venti Settembre, il fabbisogno tenderà ad aumentare e non a diminuire. Il Paese, per Giorgetti, andrà aiutato nella fase post-bellica di ricostruzione, attraverso un'azione concertata. .