23 miliardi di investimenti, 5 milioni di clienti, il 40% in più rispetto a oggi e un utile netto superiore a un miliardo e 100 milioni. Sono questi gli obiettivi che A2A vuole raggiungere entro i prossimi 10 anni. La multiutility guidata da Renato Mazzoncini e partecipata per un 25% dal Comune di Milano e per un altro 25% dal Comune di Brescia, ha alzato i target del piano strategico al 2035. Un ponte verso il futuro della compagnia che poggia su due pilastri, quello della transizione energetica e dell'economia circolare. Un piano che si fa più ambizioso grazie a fattori chiave di trasformazione del sistema energetico: il boom dei data center a cui A2A vuole contribuire in termini di gestione e sviluppo e l'elettrificazione crescente dei consumi. Che raddoppierà da qui al 2050 e determinerà un aumento esponenziale della mobilità elettrica. Non solo, la capacità di generazione di energia da fonti rinnovabili è destinata a crescere e contribuirà ad abbassare i prezzi dell'elettricità. Una buona nuova per le bollette di famiglie e imprese. "È importante che all'aumento dei consumi che arriverà dai data center e dal resto dell'elettrificazione consegua anche l'incremento della generazione in Italia. Serve compensare l'incremento dei consumi e quindi fare in modo che non cresca il prezzo dell'energia. Le rinnovabili, tra l'altro, contribuiranno ad abbassarlo. È il momento in cui l'elettrificazione concorre alla reale decarbonizzazione e all'estero. Sono al vaglio possibili acquisizioni partendo dall'Europa. Irene all'estero. Sono al vaglio possibili acquisizioni partendo dall'Europa. .























