Una cosa sembra certa, lunedì si chiuderà la partita e lo Stato, dopo anni, tornerà ad essere, per certi versi, il padrone di Alitalia. L'azienda, infatti, tornerebbe pubblica con la maggioranza assoluta delle azioni in mano alle Ferrovie e al Ministero dell'Economia, secondo lo schema che vedete. Della cosiddetta newco fa parte anche la compagnia aerea americana Delta Airlines. Manca dunque un quarto partner. Fonti della maggioranza sostengono siano salite le quotazioni del gruppo Toto, che ha incontrato Di Maio. Il Vicepremier dovrebbe incontrare anche l'imprenditore miliardario boliviano German Efromovich, principale azionista della compagnia aerea colombiana Avianca. L'altro pretendente è il patron della Lazio Claudio Lotito. Da qualche giorno poi sono tornate insistenti le voci di un coinvolgimento di Atlantia. Un'operazione che il gruppo dei Benetton starebbe valutando proprio in queste ore e che potrebbe essere discussa nel Consiglio di amministrazione. Si tratterebbe dell'acquisizione di una quota pari al 35-40%, corrispondente ad almeno 300 milioni di euro di investimento. Vale la pena ricordare che Alitalia ha 11000 dipendenti che salgono a 20000 se si conta l'indotto. È in amministrazione straordinaria da oltre due anni, da qualche settimana il gruppo, stando ad alcune fonti, perde più di un milione di euro al giorno. In cassa le sono rimasti 435 dei 900 milioni di soldi pubblici che le hanno permesso di evitare il fallimento. A settembre la cassa potrebbe ridursi a 150 milioni di euro.