Per finanziare parte degli aiuti alle zone colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna si pagheranno i biglietti dei musei un euro in più dal 15 giugno a metà settembre, si utilizzeranno gli incassi di alcune estrazioni straordinarie del Lotto e del Superenalotto e quelli dalla vendita di beni confiscati alla criminalità, come le auto. Ma è questa solo una piccola porzione delle coperture per gli oltre due miliardi di euro stanziati dal Governo e che rappresentano un primo soccorso, in attesa di altri provvedimenti per l’indennizzo dei danni. Il grosso dei fondi di questo primo decreto arriverà dai vari Ministeri, che hanno scavato nei loro bilanci per distribuire una serie di sostegni, e circa la metà saranno a disposizione delle aziende. Per le imprese agricole in ginocchio, per quelle che esportano e quelle turistiche, lo stanziamento è di circa un miliardo, tra vari contributi e prestiti agevolati. Per i lavoratori, invece, ci sono a disposizione fino a 880 milioni tra cassa integrazione, massimo 90 giorni, per i dipendenti e una tantum con tetto a 3.000 euro per gli autonomi. Denari, poi, per scuola, università e strutture sanitarie, per un totale che supera i 30 milioni. 200, invece, i milioni per rifinanziare il Fondo Emergenze Nazionali che andrà interamente alle aree alluvionate. Da definire, invece, l’impatto della sospensione del versamento di tasse e contributi, fino al 31 agosto con ripresa dei pagamenti da novembre, e dei mutui dei Comuni: la lista delle città interessate non è stata stilata ma dovrebbe riguardare oltre 80 città per un milione fra cittadini e imprese. Questo elenco è importante anche per capire chi beneficerà del congelamento delle bollette e della proroga a fine dicembre per ultimare le opere del Superbonus al 110%.