Nel Decreto Agosto il capitolo più grande è il lavoro. La cassa integrazione è prorogata di altre 18 settimane. Le prime 9 senza costi per le aziende e le successive in cambio di un contributo aggiuntivo. Per gli imprenditori che riporteranno i dipendenti al lavoro arrivano 4 mesi di sconti contributivi. A queste misure è legata anche la proroga del divieto di licenziamento. In Italia, che era l'unico paese in Europa ad aver introdotto il divieto quasi assoluto, sarà infatti possibile licenziare dal momento in cui non si avrà più diritto nè alla cassa né agli sgravi, cioè tra novembre e dicembre, mentre per chi assume un nuovo dipendente a tempo indeterminato è previsto uno sconto del 100% sui contributi per 6 mesi. Il governo ha poi rinnovato alcuni bonus. C'è l'indennità di 1000 euro una tantum per gli stagionali del turismo e i lavoratori dello spettacolo, c'è la proroga della NASPI per chi è disoccupato e non riesce a trovare lavoro e per le famiglie in povertà una nuova tranche del reddito d'emergenza che, per ora, secondo il monitoraggio sui bonus di Sky Tg24, ha coperto solo un quarto della platea prevista. Arriva anche la fiscalità di vantaggio al sud, vale a dire uno sconto di 3 mesi del 30% per le imprese sui contributi previdenziali di tutti i lavoratori del Meridione già assunti e neo assunti, mentre non c'è il bonus consumi, ma viene anticipata al primo dicembre l'operazione cash back che premia con sconti l'uso dei pagamenti elettronici. Poi c'è la serie di interventi, anche micro, per soddisfare i settori più in difficoltà. Per le attività commerciali con fatturati dimezzati nei centri storici delle città turistiche contributi a fondo perduto. Aiuti anche ai ristoratori per l'acquisto di prodotti gastronomici made in Italy, mentre per le strutture turistiche, balneari e culturali, niente seconda rata dell'IMU per quest'anno e poi 500 milioni di euro per gli eco incentivi. Sul fronte del fisco c'è anche una nuova proroga al 15 ottobre per la riscossione delle cartelle, per le imposte sospese durante i mesi di lockdown, metà saranno da saldare entro dicembre, l'altra metà è spalmata in due anni di rate. Il Governo ha trovato spazio anche per finanziare la nuova voglia di pubblico nell'economia: ci sono quasi 500 milioni per fare investire in Italia nell'ex ILVA di Taranto, un nuovo iter per lanciare la nuova Alitalia razionalizzata e 1,5 miliardi di euro per aumenti di capitale nelle imprese controllate dallo stato come Monte dei Paschi di Siena. Infine un miliardo di euro per la ripartenza in sicurezza delle scuole, circa mezzo miliardo alla sanità per tagliare le liste d'attesa e 5 miliardi di euro per comuni e regioni. Insomma, un decreto ricco di interventi anche micro settoriali, se sarà in grado di far ripartire l'economia italiana in stall, lo vedremo nei prossimi mesi.