L'ex magistrato Giancarlo Caselli che ne è stato l'ispiratore sfoglia il dossier del neonato comitato promotore della candidatura di Torino e del Piemonte come sede della futura Authority antiriciclaggio annunciata dal Consiglio d'Europa che vedrà la luce nel 2023. Prestigio, certo, ma non solo perché nella Authority lavoreranno almeno 400 funzionari dell'Unione Europea. "L'Italia è molto ben posizionata all'interno del panorama europeo, del contesto dei paesi membri come potenziale sede dell'Authority. Lo è per la sua storia, lo è per l'impegno della sua magistratura, lo è per la presenza della Guardia di Finanza, lo è perché è sede di importanti istituti bancari dei più grandi a livello europeo. Quindi la candidatura italiana può essere una candidatura vincente". "Noi siamo come Italia certamente in pista e crediamo davvero che Torino possa rappresentare la migliore opzione possibile tra le diverse opzioni in campo per ospitare questo tipo di istituzione". "L'Italia ha tutti i titoli per ospitare l'Authority antiriciclaggio, Torino altrettanto se la merita". A presiedere il comitato Alberto Perduca procuratore della repubblica con grande esperienza internazionale nell'antiriciclaggio. "Ed è importante anche perché sarà una autorità di sostegno alle unità di informazione finanziaria che hanno come compito in tutti i paesi dell'Unione quello di raccogliere e di trattare le informazioni sull'operazione sospetta". La candidatura di Torino viene non a caso lanciata a margine di un convegno, nel grattacielo Intesa San Paolo, sull'utilizzo dell'intelligenza artificiale e delle nuove tecnologie per il contrasto del crimine finanziario. "I trasferimenti che tendono a nascondere il reale beneficiario dell'operazione o anche i trasferimenti che sono effettuati a seguito di operazioni fraudolente o comunque di operazioni di vietate e l'intelligenza artificiale molto rapidamente riesce a individuarli".























