La crisi dell'auto elettrica scuote dalle fondamenta l'industria europea e ribalta paradigmi consolidati, tanto che i giganti tedeschi fin dagli albori ammirati come modelli da seguire, vengono ora additati come esempi negativi. "Non farò la fine di Volkswagen" ha tuonato l'Ad Stellantis Tavares nella recente visita a Mirafiori dove ha annunciato l'arrivo dal 26 della 500 ibrida, ibrida appunto, non full electric. Riferendosi ai 15 mila posti di lavoro a rischio in Germania, il manager portoghese ha rivendicato le politiche finora poco electric friendly del gruppo italo francese, "Abbiamo preso scelte impopolari negli ultimi anni spesso criticate proprio per evitare situazioni simili". Le auto elettriche costano troppo chiosa Tavares, ad oggi non c'è business che le sostenga e le compagnie che ci hanno provato si sono messe nei guai. I numeri di vendita sono impietosì, ad agosto un crollo di quasi il 44% rispetto a un anno fa in Europa, in Germania di quasi il 70% è fuga dal full electric proprio quando si pensava di accelerare. Da qui la ennesima brusca frenata per la gigafactory di Termoli, lo stabilimento molisano dove lavorano 2000 operai andrebbe convertito in fabbrica di batterie ma il piano è stato rinviato al 29 e il Governo ha deciso di spostare i 250 milioni del PNRR inizialmente destinati a questo switch su altri progetti. L'esecutivo ha fatto asse con Confindustria che chiede di ridiscutere lo stop del 2035 alla produzione di motori termici ben prima del check-up previsto fra due anni. Insomma subito la nuova commissione deve scrivere l'agenda della transizione, il pressing sul capitolo auto è centrale, basti pensare alla richiesta dell'Acea l'Associazione dei costruttori europei di spostare al 27 le norme sul taglio delle emissioni di CO2 previsto il prossimo anno, altrimenti dicono dovrebbero fermare la produzione di oltre due milioni di auto endotermiche, ossia più di otto fabbriche sarebbero a rischio. Il Ministro delle imprese Urso presenta lunedì le proposte di Roma da portare a Bruxelles. Il consiglio competitività è in programma il 26 settembre. Il futuro delle auto è adesso, quello delle auto elettriche probabilmente non ancora.