Mettere un autovelox diventerà più complicato e il rischio di prendere una multa, perché si supera il limite di velocità in auto, dovrebbe diminuire. Ora il sindaco non potrà più decidere in autonomia dove piazzare l'occhio elettronico perché dovrà essere autorizzato dal prefetto, dopo aver dimostrato che nel tratto di strada in questione, si verificano molti incidenti. È questa una delle novità del provvedimento voluto dal Ministro dei Trasporti Matteo Salvini che dà un giro di vite all'uso dei dispositivi fissi e mobili. Si ammorbidiscono inoltre, i limiti di velocità sanzionabili con l'autovelox. Si fissano dei parenti al di sotto del quale non si potrà, in pratica, usare il controllo elettronico a distanza per rilevare a quanto si va in macchina e di conseguenza, poter fare la multa. Sono previste eccezioni ed un anno di tempo per adeguarsi alle nuove regole che cambiano anche le distanze per gli avvisi che segnalano gli apparecchi: almeno un chilometro fuori città ed ad intervallo minimo tra due dispositivi. Insomma, una stretta che non farà contente le casse comunali che per chi critica il provvedimento potrebbe dare una spinta agli incidenti dovuti all'eccesso di velocità. Non si risolve il problema dell'omologazione. Quasi nessuno dei circa 11mila autovelox sarebbe formalmente testato per cui in linea teorica si potrebbe contestare la multa aprendo la strada ai ricorsi. Una soluzione, ha promesso Salvini, arriverà in estate.