Le incognite per la ripresa economica in un contesto europeo e globale gravato prima dalla pandemia e poi dalla crisi energetica innescata dalla guerra in Ucraina, fino ai timori che una nuova crisi, quella finanziaria, possa provocare ulteriori ripercussioni negative: argomenti questi affrontati nell'ambito del convegno organizzato all'Università Bocconi di Milano in occasione della presentazione del nuovo Affari&Finanza del quotidiano La Repubblica. Sulla questione finanziaria si focalizza l'intervento del Governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco che affronta i temi caldi della crisi di Silicon Valley Bank e del salvataggio di Credit Suisse per mano di UBS. Segnala che gli sviluppi finanziari che si sono verificati fuori dall'area euro possono comunque avere un impatto anche da noi e rappresentano un elemento di incertezza. "La fiducia è qualcosa di molto impalpabile che bisogna mantenere con una capacità di risposta da parte della vigilanza. Una risposta sul fronte della liquidità. E noi abbiamo tutti gli strumenti per far fronte a qualunque crisi di liquidità che ci possano essere". Fiducioso anche il Commissario europeo Paolo Gentiloni. "Siamo in un contesto comunque di estrema volatilità. In questo contesto dobbiamo rassicurare sul fatto che le nostre regole sono comunque regole di supervisione nel sistema bancario che sono forti, sono valide". Il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi esprime a sua volta fiducia rispetto alla tenuta del sistema finanziario italiano. Ma i rischi legati alla crisi delle banche fuori dal nostro paese devono essere tenuti in considerazione. "Il sistema bancario europeo, e in particolare quello italiano, al momento sta dimostrando di essere forte. È ovvio che però l'innalzamento dei tassi è quello che ci preoccupa. Ci preoccupa perché l'industria Italiana deve fare una serie di investimenti importanti e ovviamente una stretta sul credito ci preoccupa".