"Risoluti nella lotta all'inflazione ma non bisogna guidare come un pazzo a fari spenti nella notte". Per avere un'idea di come la pensa Fabio Panetta sulla politica monetaria possiamo ricordare questa frase che il Governatore in pectore della Banca d'Italia ha pronunciato lo scorso marzo citando una canzone di Lucio Battisti. L'aumento dei tassi per frenare il carovita è il percorso migliore" aveva detto il banchiere, avvertendo però dei rischi di una stretta eccessiva. Una linea prudente, non lontana da quella espressa dall'attuale numero 1 di Banca d'Italia, Ignazio Visco, che a novembre lascerà l'incarico. Panetta per la cui nomina è necessario il via libera del Quirinale, è nato a Roma, ha 63 anni dei quali 34 passati a Palazzo Koch dopo la laurea in Economia e diversi Master all'estero. In banca d'Italia ha costruito la sua carriera ma da tempo frequenta anche la Stanza dei Bottoni della Banca Centrale Europea. Da quasi vent'anni partecipa alle riunioni che si tengono a Francoforte a fianco prima del Governatore Antonio Fazio e poi di Mario Draghi. Ha attraversato le tante crisi finanziarie degli ultimi anni occupandosi nel 2011 in prima persona di quella degli istituti Italiani. Nel 2019 è Direttore Generale di via Nazionale, nel 2020 dopo che Draghi lascia la BCE nel pieno della pandemia entra nell' esecutivo dell'Eurotower, un comitato in cui sono rappresentati solo sei Paesi e dove si decide il futuro della moneta unica. L'Italia premerà affinché un altro italiano sieda sulla poltrona che lascerà Panetta che tra qualche mese tornerà a Roma, dopo aver rifiutato lo scorso autunno la poltrona di Ministro dell'Economia, offerta dal Governo Meloni.