Vedremo quale sarà la soglia di pagamenti sopra la quale sarà obbligatorio accettare gli strumenti elettronici, visto che anche il governo ha aperto a una revisione anche della soglia prevista in legge di bilancio. Ma partiamo delle parole di Banca d'Italia che nella audizione sulla manovra dice: c'è evidenza che l'uso dei pagamenti elettronici, permettendo il tracciamento delle transazioni, questo è un punto fondamentale, ridurrebbe l'evasione fiscale. Perché, attenzione, non è automatico che se tu paghi con la carta l'Agenzia delle Entrate viene a conoscenza di quella transazione, ma visto che è tracciata, visto che finisce in un conto corrente è più probabile rispetto a una pagamento in contanti che quella transazione sia effettivamente poi tassata. Perché ne parliamo, perché ricordiamoci l'obbligo insomma per l'Italia di potenziali pagamenti elettronici è prevista nel PNRR, nelle raccomandazioni europee. Ma allora ci siamo chiesti quanto davvero costa a un esercente accettare un pagamento elettronico invece che uno in contanti e siamo andati a vedere sui vari comparatori le varie offerte per appunto i negozianti e i professionisti di avere un Pos. Questa per esempio è una delle più economiche, canone mensile 22 euro + IVA però le commissioni a 0% fino a 30.000 euro di fatturato e poi l'1%. Quindi abbastanza basso, tenendo conto che ovviamente molti negozi hanno margini molto bassi, quindi comunque l'1% non è trascurabile. Ma va aggiunto che i maggiori network di pagamento, qua ce ne sono due, ma solo titolo di esempio, molto spesso azzerano le commissioni per transazioni molto basse, per esempio fino a 5 euro o 10 euro, nei prossimi mesi, quindi il caffè sostanzialmente molto spesso non costa di commissioni per il barista, per esempio. E poi c'è anche lo stato: 30% di detrazione sulle commissioni pagate sui pagamenti elettronici. Cosa vuol dire? Vuol dire che un terzo delle commissioni le paga lo stato, le rimborsa. Quindi il costo per il negoziante non è poi così alto, stando ai numeri. E poi la parola finale l'ha detta proprio Banca d'Italia, una ricerca dei mesi scorsi ci fa vedere come i metodi di pagamento più costosi per l'esercente, qua non parliamo del cliente, parliamo del negoziante, il bonifico è quello meno costoso, ma non sempre si può usare, ma soprattutto carte di credito e di debito 0,65% a transazione contante, sorpresa, 1%. Quindi il contante perché serve contarlo, perché serve assicurarsi contro i furti, insomma ci sono tanti costi nascosti, costa più dei pagamenti elettronici.