Dieci nuovi aeroporti collegati con Frecciarossa, nessun treno regionale a rischio. Parte dagli obiettivi concreti l'AD di FS Gianfranco Battisti per fare il punto sul tentativo di creare una cordata per rilevare Alitalia e anche quel più 8% di utile pari a circa 600 milioni, atteso da FS per il 2019, è l'altro punto fermo che dà garanzie sulla tenuta del gruppo che vuole farsi carico della ex compagnia di bandiera, evitando che pesi sui propri conti. "La partita non è facile", ammette Gianfranco Battisti, "fra pochi giorni verrà scelto il partner fra Delta e Lufthansa. L'obiettivo è partire a marzo 2020, ma entro il 21 novembre dovrebbe essere annunciato il nome del socio industriale. Conosceremo nei prossimi giorni le offerte finali da parte dei potenziali partner aeronautici", ha spiegato in un'intervista a Repubblica Battisti. "Quelli di Delta, li conosciamo da un anno", spiega l'AD di FS, "vedremo l'offerta Lufthansa e sceglieremo la soluzione migliore in maniera laica". FS parte dai suoi punti di forza e il suo AD snocciola i dati per garantire che Alitalia non metterà a rischio gli investimenti di FS che sono cresciuti del 7%. In cinque anni saranno investiti 58 miliardi, di cui un terzo al sud, entro il 2023 saranno attivati 240 nuovi treni regionali e nel 2019 sono stati incrementati 89 treni regionali e 14 ad alta velocità, senza dimenticare i 4,2 miliardi sulle infrastrutture. La situazione di Alitalia è a dir poco drammatica: la compagnia perde 900mila euro al giorno e sia Delta che Lufthansa chiedono un ridimensionamento del personale. Nelle bozze di rilancio presentate nei giorni scorsi, FS e Delta prevedono una newco con 103 aerei e 2500 esuberi. Lufthansa propone 75 velivoli e 5600 esuberi, ma nessuna delle due compagnie ha chiarito un punto fondamentale: se con Alitalia intende puntare sulla profittabilità del lungo raggio oppure sul più difficile mercato europeo.