Estate 2019, Ischia. Questi sono turisti russi a una festa organizzata per loro. Saverio Presutti gestisce un tour operator solo per la clientela russa in Campania e in Italia. "Allora, è simpatico per far vedere la voglia che stanno questi turisti, diciamo, a partecipare". 2022, in mezzo una pandemia e una guerra, ora l'ufficio è vuoto ma alle pareti premi e riconoscimenti. "Come vanno le cose. Fermi. Dopo due anni di pandemia, quest'altra situazione non ci voleva proprio. Iniziavamo con l'andare a appendere i clienti in aeroporto. Sia se arrivavano con la charterizzazione, sia con i voli di linea o con l' aereo diciamo privato loro, e li portavamo nella località prescelta. Il 70% veniva qui a Ischia perché diciamo per la maggior parte dei clienti russi Ischia per loro è un piccolo paradiso in mezzo al Mediterraneo." "E spendevano." "Tanto. Ci stava una famiglia importantissima russa che qui ci stanno dei negozi particolari che hanno 5 6 negozi su tutta l'isola, e loro venivano e dicevano - quel giorno - e questo ogni anno - quel giorno il negozio deve chiudere perché deve essere solo per me - e andavano li e acquistavano di tutto e di più. Voli privati, motoscafi privati. Prendevano un motoscafo, naturalmente che non doveva essere piccolo e doveva stare a disposizione loro. Poi, lo prendevano, non lo prendevano, uscivano, non uscivano, era uguale." Anche sugli alberghi e il turismo di lusso, terme e benessere, l' assenza del turismo russo ma anche i venti di guerra, si sentono eccome, come ci spiega Elena Leonessa che gestisce diversi alberghi. "Noi cerchiamo di ovviare con con altri diciamo obiettivi, confidando in quello che è il turismo italiano. Però per le strutture di un certo livello a 5 stelle comunque influisce tantissimo il blocco che si è creato grazie a questo conflitto che non è solo una tragedia umana ma anche una tragedia economica, perché naturalmente non sarà solo il cliente russo o l'ucraino che non si sposterà più ma anche gli americani, gli inglesi, che naturalmente prima con la fine della pandemia speravano di ritornare in Europa." Quanto pesa il turismo russo? I numeri forniti dalla Regione Campania parlano di un crollo verticale già durante la pandemia. Da oltre 300.000 presenze nel 2019 a poco più di 19 mila nel 2021, anche per i problemi avuti con il vaccino russo che non garantiva l'accesso al nostro paese. Problema risolto, ironia della sorte, pochi giorni prima della guerra. "Stimiamo circa 30 milioni di perdite, perché purtroppo crediamo che ci saranno pochissimi russi turisti, se non la non presenza totale di russi in Campania. Allo stato attuale non ci sono prenotazioni verso la Campania ma non ci sono prenotazioni verso l'Italia." A causa della guerra anche il mondo delle crociere che poteva contare su una presenza consolidata, ora fai i conti con lo scenario a tinte fosche. "Al netto della della crisi umanitaria che rimane certamente l'argomento principale, l' impatto è molto grave. Molto grave per un duplice motivo, da un lato perché le nostre navi non attaccheranno quest'anno ne porti russi stravolgendo quelli che erano gli itinerari in particolare nel nord Europa, dall'altro lato perché sulle nostre navi e in Campania, in Italia, era una delle mete favorite dai russi per le loro vacanze estive. Clienti che quest'anno non arriveranno. Un impatto di quanto meno tra i 20 e i 40 mila clienti per l'estate 2022.























