Caro energia, l'impatto sulle fonderie

I pezzi escono dalle fornaci, uno dopo l'altro, senza pause siamo nella Fonderia 2A Spa di Santena nel torinese, 350 dipendenti e 26 forni che fondono alluminio e restano accesi 24 ore su 24 a 800 gradi. Qui si producono elementi per l'automotive. Questa, ad esempio, è una parte del telaio della Tesla poi ci sono filtri, motori elettrici e sospensioni per vari marchi. Il gruppo ha anche altri due stabilimenti, in Cina e negli Stati Uniti, è proprio all'estero è destinato il 90% della produzione, ma le fonderie sono tra le aziende più energivore e l'aumento di gas ed elettricità che questi grafici mostrano ha un impatto fortissimo sui costi, ci spiega Vincenzo Ilotte che dirige l'azienda di famiglia. "Quanto è aumentata rispetto agli ultimi anni la bolletta dell'energia?", "Circa cinque volte ed è ovviamente un qualcosa che non è sostenibile, abbiamo cercato in qualche maniera di ottimizzare, per mettermi a implemetare i nostri processi, è stata una buona occasione per farlo, ma sicuramente siamo arrivati a implementare tutto quello che potevamo pensare." Da cinque anni i tetti l'azienda sono tappezzati di pannelli fotovoltaici, da cui la fonderia riesce a prelevare il 35% del suo fabbisogno, ma questo non basta. "Noi abbiamo delle risorse per poter andare avanti ma sicuramente non all'infinito quindi saremo poi costretti prima o poi a scaricare, sui nostri clienti, questi aumenti; nel momento in cui li scarichiamo il rischio è che, esportando 90%, questi spostino le produzioni nei paesi all'interno dei quali il costo dell'energia è meno caro; oppure all'interno, presso fornitori che non hanno chiesto questo aumento. Quindi è un progetto che è di durata limitata.","Lei che soluzioni vede a questa crisi energetica?","Da una parte seguire quella che è stato il progetto di Draghi ovvero mettere un cap a livello del costo del gas europeo, poi slegare il costo dell'elettricità dal costo del gas ed infine introdurre i concetti del Gas release, Energy release così come hanno fatto in altre nazioni europee.