Sobrietà e accortezza. È quanto chiede il Governo agli italiani quando fanno la doccia, accendono la lavatrice o cucinano. Gesti quotidiani all'insegna del risparmio, raccomandati nel piano contro il caro energia e che valgono circa un terzo del totale del taglio dei consumi di gas previsti fino a marzo. Servirebbero ad aiutare il Paese a superare l'inverno senza eccessivi problemi, anche se la Russia interrompesse le forniture di metano, oltre a rendere la bolletta meno pesante. Non si tratta di obblighi e non ci saranno controlli, ma stringendo di poco la cinghia, si stima che si riuscirebbe a bruciare molto meno gas, pari alla stessa quantità che si risparmierà diminuendo temperatura e durata di accensione dei termosifoni nelle case. Ecco, dunque, i consigli per essere virtuosi, a partire da quello che promette di avere l'impatto più consistente e cioè docce brevi di 2 minuti, con acqua a 3 gradi in meno, che abbasserebbero, secondo l'ENEA, la spesa annua di una famiglia di oltre 200 euro. Ma l'elenco è lungo: si va dall'utilizzo, per chi già ce l'ha, delle pompe di calore per il riscaldamento, anziché le caldaie a gas, alla fiamma del fornello smorzata dopo che l'acqua per la pasta bolle, passando per lavatrice e lavastoviglie a pieno carico in modo da ridurre le volte in cui si avviano. Se alcuni di questi accorgimenti possono sembrare ovvi, come spegnere le lampadine non necessarie, altri sono meno intuitivi: è il caso per esempio della TV, che lasciata in stand-by col puntino rosso acceso, spreca energia. Ulteriori risparmi in casa si potrebbero ottenere mettendo mano al portafoglio: cambiando il condizionatore con uno più efficiente, passando all'illuminazione a LED o installando i pannelli solari. Interventi spesso dispendiosi, in alcuni casi scontati dallo Stato, che nel tempo darebbero un'ulteriore sforbiciata alla sete di gas.























