E si, è un gasdotto importante il Nord Stream 1, è il tubo che porta più gas Russo in tutta l'Europa. Andiamo a vederlo nella cartina così da semplificare e capire esattamente da dove a dove porta il gas. Appunto lo porta dalla Baia di San Pietroburgo attraverso il Mar Baltico, fino appunto alla Germania. La Germania però non è l'unico beneficiario di questo gas, arriva anche da noi, poi lo vedremo. Appunto, manutenzione ordinaria tra 11 Luglio e 21 Luglio, i flussi di gas si azzereranno. Flussi che erano già ridotti in buona parte almeno del 60%, perché mancavano delle turbine in precedenza, quindi non è una novità e poi ogni anno in realtà questa manutenzione era stata fatta. Il tema quest'anno appunto, se poi davvero riaprirà questo gasdotto. Non è un tema solo tedesco ma è un tema di tutta l'Europa, appunto, perché anche da noi arriva quel gas, non è la nostra fonte principale, il gas Russo che arriva in Italia arriva in particolar modo dalla Ucraina, ma Eni ha segnalato che un terzo, più di un terzo delle forniture nelle ultime ore è andata persa rispetto agli ultimi giorni. Meno 35% alla Russia vuol dire su tutte le importazioni di gas italiane, meno del 10%, non sono briciole ecco, e quindi bisognerà fare evidentemente qualcosa. Cosa si può fare? Si ragiona se effettivamente questo gasdotto non riaprirà più, in particolar modo perché servirà riempire le riserve per l'inverno e quindi bisogna ridurre i consumi oggi. E quali sono le strade per farlo? Questo è un po' una sintesi dei piani di emergenza dei vari Paesi: riduzione forzata del consumo di gas da parte delle Industrie cosiddette energivore, chi fa ceramica, chi fa vetro, chi fa alluminio, in cambio di soldi. Quindi ci sarà una compensazione dovremmo pagare queste industrie per smettere di produrre, per non lasciarle andare in fallimento. Famiglie, scuole, ospedali, invece saranno tutte tendenzialmente tutelati dalla carenza, quindi non dovremmo avere blackout o comunque delle forti implicazioni nelle nostre case e poi taglio degli sprechi che purtroppo però valgono poco, spegnere i lampioni durante la notte, abbassare un po' i termostati, spegnere magari le luci negli edifici pubblici la notte, insomma degli elementi si, che sono razionali, ovvi in una fase come questa ma che purtroppo ci aiuteranno poco a ridurre il consumo del gas che tanto ci serve per scaldare le nostre case e far funzionare le fabbriche.