Come procede l'embargo europeo sull'energia russa

Eh sì il prezzo del gas naturale del metano sta davvero raggiungendo dei livelli spaventosi in Unione Europea, lo vediamo su questo cartello perché davvero i picchi continuano a non finire, qua li vediamo sopra 230 euro a megawattora, teniamo conto che, negli anni scorsi, eravamo abituati a 20, 25 30 euro a megawattora quindi insomma decisamente decisamente meno. Ma come va il piano per ridurre la dipendenza energetica europea dalla Russia? Beh qua vediamo un po' il calendario che si era data la commissione del Consiglio Europeo. Il carbone, stop al carbone russo dal 10 agosto quindi ci siamo, insomma è già da diversi giorni che è in vigore. Stop a petrolio e prodotti raffinati, quindi la benzina eccetera, tra dicembre e febbraio sul gas invece ancora nessuna decisione dei piani di deduzione ma insomma non un embargo preciso. Vediamo come va sul carbone. Questo è un po' il quadro, vediamo in blu le importazioni via mare dalla Russia in Unione Europea, in giallo invece tutti quelli tutti gli altri paesi, quindi Stati Uniti, Sudafrica, Indonesia, Colombia e Australia e vediamo che in effetti, qua arriviamo fino a luglio, beh insomma la Russia si è ridotta decisamente, l'importazione della Russia e sono aumentate invece le altre. Quindi dovremmo avercela fatta, poi vedremo nelle prossime settimane se ora invece, proprio all'importazione, sono a zero come dovrebbero però insomma il carbone sappiamo che è una porzione molto piccola di quanto spendiamo, di quanto paghiamo alla Russia per la sua energia. É solo il 6%, almeno in questa prima parte dell'anno. Tutto il resto lo fanno petrolio e gas. Andiamo allora vedere cosa succede sul petrolio perché la invece, appunto tra dicembre e febbraio dovremo dire addio al petrolio russo. Come si sono comportati i diversi paesi europei? Lo vediamo in in questo cartello. Beh insomma, la Francia li ha azzerati quelli via mare e perché sappiamo che quelli via oleodotto invece sono stati condonati, diciamo che un possono continuare a procedere. A Germania anche meno 100%, la Polonia meno 72, Olanda meno 45 Italia più 400% sono quadruplicati, e insomma attenzione perché noi siamo uno dei pochi paesi appunto che li ha aumentati parecchio. Perché? Per colpa di questa raffineria, Priolo Gargallo, Raffineria di LUKoil, cioè di proprietà russa, che continua comprare petrolio russo, ovviamente perchè funziona con quello ed è un'azienda privata e può farlo. Attenzione perché, se ci sarà l'embargo sul petrolio russo appunto, questa raffineria potrebbe smettere di funzionare assieme insomma ai suoi migliaia di dipendenti che dovrebbero trovare un altro lavoro. Un dossier importante anche per il prossimo Governo.