Come sta andando la fase di negoziazioni che Donald Trump ha aperto a inizio aprile, appunto per ridefinire il commercio globale, così, ha detto lui stesso. Allora apriamo la cartina, vediamo quali sono i Paesi che per adesso hanno firmato un accordo con gli Stati Uniti per, evitare ripercussioni commerciali, l'unico Paese per cui è stato annunciato un accordo, definitivo è con il Regno Unito, lo vediamo in verde e poi c'è l'accordo temporaneo con la Cina che prevede una cancellazione di buona parte dei dazi e una sospensione di altri, altri quasi 90 Paesi attendono invece di firmare accordi, va detto che Giappone e India sarebbero a buon punto, ma non c'è ancora nulla di formale. Col Regno Unito va detto un accordo un po' particolare era, possiamo dire semplice, perché in realtà il Regno Unito non ha un surplus commerciale con gli Stati Uniti, cioè non vende più merci di quanto compra, è il contrario. Quindi non dovrebbe essere tra i Paesi che Trump ha messo nel mirino, come invece la Cina e come l'Unione Europea. Passiamo invece alla Cina perché è arrivato questo accordo, beh perché evidentemente le due potenze economiche si sono rese conto che rischiavano un po' l'osso del collo dal punto di vista economico, guardate questo dato, il numero di navi container partite dai porti di Shanghai verso Los Angeles, 0 il 09/05, erano 57, un anno fa e questo vuol dire probabilmente prezzi più alti, vuol dire una carenza di prodotti, per esempio in Cina, hanno iniziato a mancare i motori d'aereo, mentre negli Stati Uniti iniziavano a mancare altri tipi di di beni e anche le previsioni economiche sono peggiorate proprio per la Cina e per gli Stati Uniti, un rallentamento e un'inflazione che hanno messo evidentemente un po' di timore tra i policy maker americani e cinesi. Vediamo come va tutto il riequilibrio commerciale lanciato da Donald Trump. Questi sono i livelli medi dei dazi che gli Stati Uniti impongono sulle merci che entrano nelle loro dogane dal 1891 è una serie storica molto lunga. Questo è il livello di marzo 2025 con i primi dazi sull'alluminio e acciaio, poi Il 02/04 che ha riportato indietro gli Stati Uniti ai livelli di inizio del 900, la pausa di 90 giorni, ricordiamo, che ha ha ridotto pochi giorni dopo le tariffe, poi questo accordo con la Cina, che però comunque mantiene il livello dei dazi americani sui livelli più alti degli ultimi 100 anni, ovviamente attenzione perché il tempo scorre, mancano solo due mesi a quella scadenza dell'8 luglio, quando terminerà la pausa di 90 giorni deciso da Trump a inizio aprile e nel frattempo, bisogna firmare questi accordi anche con l'Unione Europea. .