La Commissione europea ha presentato al Consiglio UE, che dovrà approvarla, la sua proposta per l'assegnazione di oltre 80 miliardi di fondi Sure, il programma di Bruxelles di sostegno finanziario all'occupazione durante la crisi Covid, che è bene ricordarlo non fa parte del Recovery Fund. All'Italia spetterà la fetta più grossa, quasi 27 miliardi e mezzo da utilizzare per meccanismi di tutela dei lavoratori come la cassa integrazione. Si tratta di un prestito a condizioni ultra favorevoli. La Commissione infatti raccoglierà i soldi sui mercati a tassi molto bassi e poi li girerà agli Stati. Secondo il Ministro Gualtieri questo finanziamento garantirà all'Italia un risparmio di 5 miliardi e mezzo in 15 anni. La decisione arriva in un momento particolarmente delicato; con l'avvicinarsi dell'autunno, infatti, aumentano i timori per l'occupazione. La crisi Covid potrebbe bruciare un milione di posti di lavoro e oltre, come stimano molte istituzioni, dalla Banca d'Italia a Confindustria, e secondo il Presidente degli industriali, Carlo Bonomi, intervistato dal quotidiano La Stampa, a settembre si rischia una strage occupazionale. Finora il Governo ha cercato di arginare il problema impedendo alle aziende di mandare via i dipendenti; al momento possono farlo solo in casi particolari, ad esempio se falliscono o se cessano l'attività, ma il blocco dei licenziamenti al momento è destinato a finire entro fine anno e le stime su quello che accadrà dopo non sono affatto rosee.