Sì. Concentriamoci sul commercio, sulle sanzioni che la Commissione Europea ha proposto, proprio sui rapporti commerciali tra Unione e Israele. Questi sono i valori in campo: con 41,8 miliardi di euro comprati da Israele dall'Unione Europea, parliamo di beni e servizi, e 26,4 invece di export israeliano verso l'Unione Europea, anche qua con beni e servizi. La proposta è quella di andare a eliminare un trattamento di favore, così viene definito tecnicamente, sul 37% delle merci israeliane che, appunto, compra l'Unione Europea. Questo andrebbe ad aumentare dazi che oggi sono più bassi rispetto al resto del mondo. In effetti per Israele l'Unione Europea è il primo partner commerciale sia a livello di importazioni che a livello di esportazioni, quindi un certo grado di dipendenza c'è dal punto di vista economico. Cosa scambiamo con Israele? Andiamo a vedere i dati che riguardano il nostro Paese. Beh, andiamo a comprare plastiche, prodotti chimici e diamanti, soprattutto. Queste sono le 3 categorie più importanti. Mentre esportiamo autoveicoli, arredo, ceramica e gioielleria. Andiamo a vedere i dati che riguardano il settore delle armi, perché non ne vendiamo così tante a Israele, dopo anche l'embargo di nuovi contratti, ma ne compriamo invece 155 milioni. Questo è il valore dei contratti autorizzati nel 2024, tra l'altro anche software di spionaggio che sono diventati molto noti nella cronaca italiana nel corso degli ultimi anni. C'è anche l'interesse nell'area di ENI, a cui sono stati assegnati dei diritti di esplorazione per un possibile pozzo di gas al largo di Israele, attività mai partite in una gara precedente al 7/10 ma, appunto, per adesso le attività di ricerca non sono effettivamente mai cominciate. E poi c'è il tema, anche, di Horizon, il programma scientifico dell'Unione Europea da cui la Commissione ha già provato a escludere Israele, per adesso senza riuscirci, e Israele per adesso ha ricevuto oltre 800 milioni di euro attraverso questo programma di partenariato. Ricordiamo, come dicevamo, servirà comunque il consenso della maggioranza qualificata degli Stati membri. A te.























