Secondo me, è importante che la COP28 e la sfida sull'ambiente siano molto diversificate. E sia data la possibilità a quei paesi che hanno capitale, che stanno già investendo molto nella transizione energetica che hanno tecnologie di non solo di esprimersi, ma anche di essere motivati. Quindi penso che sia giusto non ghettizzare ai paesi più ricchi o comunque a solo quei paesi che stanno portando avanti con grande determinazione la sfida energetica, ma sia giusto allargarlo a tutti e soprattutto a chi può dare un grosso contributo.