Sommerso da oltre 300.000 domande per l'indennizzo da 600 euro che spetta ai lavoratori autonomi, il sito internet dell'INPS è andato in tilt nel primo giorno in cui si poteva presentare queste e altre domande per i sussidi legati all'emergenza coronavirus. Come se non bastasse sul portale dell'Istituto di previdenza si è aperta una falla che ha reso pubblici i dati personali di molti italiani. “Colpa degli hacker, di attacchi informatici”, sostiene il Presidente dell'INPS, Pasquale Tridico. Nelle prossime ore si capirà cosa ha causato il KO tecnico, d'ora in poi l'accesso sarà scaglionato. Dalle 8 alle 16 solo patronati e consulenti, dopo i cittadini. L’INPS intanto continua a dire che non è necessario precipitarsi, per il sussidio per le partite iva, non sarà data priorità a chi compila la domanda per primo. Il Governo conferma che questa indennità sarà reiterata e aumentata, forse a 800 euro. Al momento i 600 euro che non saranno tassati, sono solo per marzo e i fondi stanziati ammontano a 2,9 miliardi per una platea potenziale di beneficiari di circa 5 milioni di persone. In questa categoria rientrano artigiani, commercianti, coltivatori diretti, Co.Co.Co. e professionisti. Per inviare la domanda online è necessario avere il pin, una chiave d'accesso al sito che si può ottenere con una procedura più rapida del normale. Iter analogo per la richiesta del Bonus baby sitting da 600 euro che spetta alle famiglie che hanno figli fino a 12 anni di età e alternativa al congedo dal lavoro al 50% dello stipendio. Per operai e impiegati, poi, è partita la cassa integrazione allargata. Sono arrivate finora 1,4 milioni di domande e i soldi, previsti da metà aprile, come per le altre misure, possono essere anticipati dalle banche. Anche la cassa integrazione, ha confermato il Ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, sarà estesa e ci saranno nuovi aiuti per chi finora è stato escluso da ogni tipo di sussidio.