Corte dei Conti: evasione diffusa, ora investimenti sanità

Sì, sono tre i messaggi principali lanciati, gli allarmi anzi, dalla Corte dei Conti, dal suo presidente Carlino perché nel giudizio di parificazione sul bilancio dello Stato, cioè la validazione in qualche modo del bilancio 2023, ci sono tre criticità principali che i magistrati contabili hanno sottolineato. Partiamo dalla sanità, perché? Perché la Corte dei Conti dice decisioni e investimenti non sono più rinviabili, il sistema sanitario nazionale soffre di una crisi sistemica, accentuata dalla fuga del personale sanitario non adeguatamente remunerato e in effetti i numeri ovviamente danno ragione ai magistrati contabili, questa è la situazione, quanto spendiamo, quanto lo Stato spende per la sanità in Italia, vedete, in percentuale al PIL, purtroppo per adesso le previsioni attuali al 2027 non mostrano una ripresa della spesa, ma anzi un leggerissimo calo e siamo dietro i livelli precedenti alla pandemia, quindi qualcosa andrà fatto, nonostante questa sia, secondo tutti i partiti politici anche di maggioranza, una priorità, ma i soldi anche non ci sono, staremo a vedere. Secondo passaggio della Corte dei Conti è necessaria una maggiore frequenza dei controlli fiscali, quindi evasione fiscale al centro, evasione che viene definita diffusa dalla Corte dei Conti e in qualche modo, sottolineano i magistrati contabili, il calo paradossale, ma presente nei numeri degli accertamenti fiscali ordinari, cioè non siamo ancora riusciti a tornare ai livelli precedenti la pandemia, quando erano 267mila i controlli fiscali da parte dell'Agenzia delle Entrate, della Guardia di Finanza e ora sono 175mila nel 2023, quindi in calo perché? Perché c'è, per esempio, una carenza di personale da parte delle autorità pubbliche. E poi anche le rottamazioni, qualcuno le chiama condoni, il fatto che in questi sconti fiscali per recuperare soldi che non sono stati pagati all'erario in tutti gli anni scorsi i soldi incassati sono molti meno rispetto a quelli promessi da chi non aveva pagato il dovuto anche nella sua versione 2023, ma mancano all'appello circa 5 miliardi di euro e questa è la magistratura contabile lo ha sottolineato. Ultimo passaggio quello sulla sicurezza sul lavoro, sappiamo, vi raccontiamo quasi ogni settimana di persone che perdono la vita sul posto di lavoro, desta perplessità, dice la Corte dei Conti, che nel bilancio dell' INAIL a ci sia un ingente e improprio avanzo, non si possono utilizzare pienamente le risorse disponibili, ve ne abbiamo parlato spesso di questo tema, cioè che ci sono 41 miliardi di euro non utilizzabili nel bilancio dell'INAIL e la Corte dei Conti dice sono soldi che sono disponibili, utilizziamoli almeno in parte.