Sì, lo sappiamo che sulla digitalizzazione il nostro Paese è in ritardo e lo dimostra questo primo cartello che abbiamo preparato: è l'indice DESI, l'indice che rappresenta il livello di digitalizzazione dei Paesi all'interno dell'Unione Europea. Vediamo Finlandia e Svezia sono in modo non sorprendente ai primi posti, poi vediamo la media europea, Spagna e Germania, l'Italia purtroppo è parecchio indietro. Siamo parecchio indietro da questo punto di vista, lo siamo sul capitale umano, sull'uso di internet, anche sull'integrazione delle varie tecnologie quindi, insomma, c'è molto da fare. Vediamo cosa può fare allora il Recovery Fund e più in generale il Next Generation EU. Un altro confronto internazionale: vediamo Germania, Spagna, Italia e Francia quanti soldi in percentuale, al totale delle loro spese previste, vogliono spendere in investimenti digitali. La Germania ci punta tantissimo, più del 50%, la Spagna il 29, Italia 27% quindi a metà e comunque più della richiesta dell'Unione Europea. Vediamo poi in azzurrino anche la spesa digitale, cioè oltre alla spesa digitale generica c'è poi la spesa più specifica per la Pubblica Amministrazione appunto in azzurrino. E vediamo che la Germania vuole spenderci il 15%, la Spagna 6,2, l'Italia il 5% quindi diciamo non siamo gli ultimi, siamo sopra le richieste dell'Unione Europea ma non siamo neanche chi ci vuole investire di più perché evidentemente abbiamo anche altre priorità. Vediamo su cosa si vuole investire. Il Governo vuole investire in particolare 24 miliardi di digitalizzazione dell'Industria, 10 per la Pubblica Amministrazione e 7 per turismo e cultura. E allora andiamo sui primi due in focus. Industria digitale: quali sono gli interventi principali? E beh c'è il Piano Transizione 4.0 per gli investimenti innovativi, per incentivare con gli ammortamenti questi investimenti come ha fatto industria 4.0 e poi portare la banda ultra-larga a 8,5 milioni di famiglie che ancora oggi non ce l'hanno. Invece per la Pubblica Amministrazione digitale si parla di consolidare i data center della Pubblica Amministrazione dove si trovano le informazioni di noi cittadini che per adesso, almeno questo è quello che dice il Piano, sono anche per la maggior parte insicuri e potrebbero essere oggetto di attacchi di cyber-sicurezza, creare una piattaforma nazionale dei dati per fare in modo che noi cittadini non dobbiamo ogni volta inserire le nostre informazioni ma le Pubbliche Amministrazioni se le comunicano fra di loro e poi investire nell'App IO e SPID che già conosciamo. Questo è il quadro. Fra 5 anni vedremo se quell'indice DESI, che abbiamo mostrato oggi, sarà migliore o peggiore.