"La domanda che le faccio, Lorenzo, è: le sembra che comunque si stiano facendo dei passi in questa direzione? Oppure siamo molto indietro rispetto a quelli obiettivi che dovremmo raggiungere?" "Sappiamo tutti che ci sono dei ritardi, no, nell'implementazione. Non sono ritardi drammatici, quindi si può recuperare se c'è volontà politica, se c'è una forte spinta in tal senso. Vorrei dire una cosa che secondo me è importantissima. Gli investimenti pubblici non sono il toccasana cioè sono essenziali, ma non sono sufficienti. Quello che serve veramente è accompagnare questi investimenti pubblici con riforme strutturali. E qui, devo dire, che non vedo ancora da parte del Governo, questo impegno forte, che secondo me sarebbe necessario. Ci sono sicuramente delle aperture. Adesso abbiamo visto una proposta per la riforma della tassazione che dovrebbe essere il mandato nella legge delega al Governo. Dovrebbe essere data entro la fine di luglio. Abbiamo visto alcune mosse in termini di riformare la Giustizia. Ci sono tante altre cose che però rimangono aperte. Nella Pubblica Amministrazione non vedo questa grande spinta alla riforma. Ad esempio: la concorrenza. L'Italia ha ancora tanto da fare in termini di apertura alla concorrenza sul mercato domestico e questa spinta non la vedo ancora. Per l'Italia e per recuperare in termini di crescita economica, ci vorrebbe un grande Big Bang, una rivoluzione che tocchi tutti gli interessi che sono coinvolti. Ma ciascuno faccia un passo indietro e dica OK, questo è per il benessere comune, per far crescere l'Italia di più e quindi tutti ne beneficeranno in futuro. Questa è la grande sfida.".