Una bozza di accordo preliminare per un fondo per la ricostruzione dell'Ucraina, questo è l'oggetto del testo che è trapelato da alcuni media ucraini e internazionali. Un fondo per fare cosa? E chi ci metterà i soldi? Allora vediamo cosa dice la bozza di accordo tra Stati Uniti e Ucraina. Sarà finanziato dalla metà di tutti i ricavi, le rendite, derivanti dalle risorse naturali ucraine di proprietà dello Stato: si parla di giacimenti minerari, miniere quindi, giacimenti di petrolio, di gas, terminali di gas liquefatto, infrastrutture portuali. Non saranno incluse le risorse naturali già oggi sfruttate, quindi si parla solo dei nuovi progetti. È una esclusione di tutto rilievo. Questo fondo sarà finanziato dalla metà di tutti i ricavi ucraini, e quindi metterà sotto controllo ucraino, ma anche e soprattutto americano, le risorse naturali di Kiev. Per fare cosa? I proventi saranno reinvestiti nel Paese, in Ucraina quindi e non saranno redistribuiti agli Stati Uniti, per garantire la sicurezza e la prosperità del Paese. Il fondo sarà poi aperto anche a terzi. In realtà non ci sono molti dettagli, non si sa esattamente a cosa serviranno questi soldi, si dice solo che almeno una volta all'anno i fondi saranno redistribuiti in Ucraina. Insomma, sono accordi davvero di massima, e parliamo sempre di una bozza. Sono interessanti però due premesse, perché nella prima c'è l'ammissione che la Russia ha invaso l'Ucraina, e questa è una notizia viste le dichiarazioni di Donald Trump e il voto alle Nazioni Unite, e poi il fatto che gli Stati Uniti vogliano investire in un'Ucraina libera, sovrana e sicura. Così si dice in questa bozza di accordo. Non sono definite altre garanzie di sicurezza, anzi si scrive che gli Stati Uniti, insomma, aiuteranno l'Ucraina a trovarli, quindi non sembra che gli Stati Uniti vogliano impegnarsi, almeno non in questo primo accordo, e non c'è null'altro sulla sicurezza, appunto, di Kiev. È stata espunta anche la cifra di 500 miliardi di dollari che inizialmente era presente nel testo e che doveva essere il valore massimo a cui aspirare, da raggiungere con questo tipo di accordo per poi ripagare, tra l'altro, anche gli Stati Uniti. Tutto questo non c'è più, anche perché evidentemente le risorse minerarie e naturali ucraine, per quanto rilevanti, beh, prima della guerra ammontavano, all'anno, a 22 miliardi di dollari, ci vorrebbe davvero tanto tempo per raggiungere quei 500. Certo l'Ucraina ha anche, oltre a riserve minerarie, petrolio, gas e soprattutto carbone, ma queste risorse si trovano in questo momento sotto territorio controllato dall'esercito russo. A te.























