Dazi, a Ginevra prove di dialogo tra Usa e Cina

Dopo mesi di tensioni e uno scontro commerciale che ha contribuito a scuotere l'economia globale, Stati Uniti e Cina si siedono finalmente allo stesso tavolo. Quelli a Ginevra sono i primi colloqui ad alto livello tra i due giganti economici. Un passo importante verso la risoluzione della guerra commerciale in corso, scrivono i media cinesi. A guidare le delegazioni sono Scott Bessent, segretario al tesoro degli Stati Uniti, e He Lifeng, vicepremier e volto della politica economica cinese. La sede scelta, la residenza dell'ambasciatore svizzero presso le Nazioni Unite nel sobborgo di Colini, riflette il tono riservato e prudente dell'incontro, favorito dalla mediazione della diplomazia elvetica. I colloqui che rappresentano il primo contatto di alto livello da quando l'amministrazione Trump ha portato i dazi sulle importazioni cinesi al 145%, seguiti da una replica di Pechino con tariffe del 125%, mirano a individuare un percorso negoziale che possa ridurre le tensioni. Le aspettative restano basse, ma la sola apertura del dialogo è considerata da molti osservatori un passo costruttivo. Un segnale della complessità dei dossier in discussione è la presenza a Ginevra anche di Wang Xiaohong, principale consigliere per la sicurezza del presidente Xi Jinping. La sua partecipazione suggerisce che nei colloqui si affronta anche la questione del fentanyl, la droga sintetica che rappresenta una piaga negli Stati Uniti, e che Washington ritiene legata, almeno in parte, a forniture provenienti dalla Cina. Il presidente Trump alla vigilia dell'incontro ha affermato che un dazio all'80% sulle merci cinesi potrebbe essere appropriato. Sebbene lontani da una svolta i colloqui di Ginevra rappresentano un importante banco di prova, che potrebbe segnare la fine dell'escalation commerciale e l'inizio di una nuova fase di diplomazia economica. Al momento, però, restano solo prove di dialogo e il cammino appare lungo. .