In uno scenario di profonda recessione per il nostro Paese, la decisione sulle prossime misure da 55 miliardi, diventa sempre più complessa. Nonostante il Presidente del Consiglio, Conte, assicuri che l'approvazione si terrà in settimana e cerchi di mediare tra le diverse visioni delle forze politiche di maggioranza. In vista del varo del prossimo decreto si è chiuse la girandola di incontri con le parti sociali. Alle associazioni imprenditoriali, Conte, ha detto di valutare l'anticipo delle date per l'apertura dei negozi e poi, con i vertici degli istituti di credito, si è fatto un punto sui tempi delle procedure per la disponibilità degli aiuti a imprese e famiglie. Accelerare su semplificazioni e sburocratizzazione è la sfida del Governo. Conte troverà – assicura – una sintesi tra le soluzioni più efficaci proposte dai partiti, anche su quella che considera utile, arrivata dall'Italia Viva. Il Ministro delle Attività Agricole, Teresa Bellanova, propone infatti di regolarizzare i lavoratori dell'agricoltura e dell'assistenza domiciliare. Per il Movimento 5 Stelle, l'ipotesi di concedere permessi di soggiorno temporanei non aiuterebbe l'emersione del lavoro nero, ma Bellanova, pronta anche alle dimissioni, difende il provvedimento. C'è un pezzo di sistema produttivo che compete in modo sleale, che tiene questi lavoratori con salari bassissimi e spesso li fa vivere in catapecchie, dove non c'è né luce, né acqua e noi di questo dobbiamo farci carico. Ipotesi bocciata dalla Lega. Io, poi, ovviamente, sono contrario a qualsiasi ipotesi di maxisanatoria di massa, perché sarebbe un pessimo segnale nei confronti di quelli che hanno sempre rispettato le regole. Non mi appassiona il giochino di chi verrà al Governo dopo Conte, ci sono problemi immediati, oggi, da risolvere: cassintegrazione affitti, mutui, bollette, riapertura dei negozi. Da Forza Italia l'attacco: il Governo sta perdendo tempo e mai come in questo momento il tempo è denaro.