Un commerciante che, a causa della pandemia ha avuto una perdita di fatturato di 120000 euro potrà avere un indennizzo di 5 mila. Partiamo da questo esempio per capire come funzionano i nuovi aiuti a imprese, professionisti e altre partite Iva decisi dal Governo col decreto sostegni. Un meccanismo che riguarda le attività con giro d'affari fino a 10 milioni di euro che hanno subito un danno di almeno il 30% tra il 2020 il 2019. Per sapere a quanto ammonta il rimborso bisogna dividere la perdite per 12. A questa cifra, applicare una percentuale che va attraverso 5 fasce dal 20 al 60%, più è grande l'azienda più questa quota diminuisce. In media si tratta di meno di 4000 euro per ciascuna delle quasi 3 milioni di imprese che potranno avere i soldi allo stato, nel conto corrente. L'obiettivo di fare tutti i bonifici entro aprile o come sconto sulle tasse. Fondi specifici sono destinati ai settori più colpiti, montagne fiere in primis e ci sono anche una sanatoria sgravi fiscali per i lavoratori autonomi. Inoltre le imprese dei loro lavoratori potranno contare ancora sulla cassa integrazione, Covid, pagate interamente dallo stato, ma con nuovi paletti. L'intento è tutelare maggiormente le imprese più piccole. Così sussidio utilizzabile anche da chi, in tempi normali non ce l'ha, potrà essere richiesto fino al 31 dicembre solo dalle aziende che non hanno la cassa integrazione ordinaria, mentre per le altre, quelle più grandi, il limite sarà la fine di giugno. Criterio simile per il divieto di licenziamento viene prorogato, scadeva a fine marzo, per tutti sino a giugno, e solo fino a ottobre per gli impiegati delle micro aziende. Tra le altre misure la possibilità di rinnovare i contratti a termine, senza indicare il motivo, e un'indennità per i lavoratori stagionali dello spettacolo, nuove risorse, poi per il reddito d'emergenza, e quello di cittadinanza.