"Eh sì perché smettere di comprare, in massa, il gas russo serve sia a uscire dal ricatto di Mosca energetico e quindi rendere più Indipendente e stabile l'Unione Europea e Italia e sì anche a smettere di finanziare quella guerra. Perché noi, ricordiamoci, che come Unione Europea paghiamo ogni giorno più di 500 milioni, forse anche più di 600 milioni per le forniture di gas. E allora andiamo a vedere ciò che ha detto il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio che in questi giorni sta effettuando diverse missioni diplomatiche, perché, secondo Di Maio, aumenteremo la nostra alla partnership energetica con altri Paesi, oltre la Russia, quindi saremo più indipendenti e potremmo sostituire la metà del gas che arriva da Mosca appunto circa in due mesi. Una dichiarazione coerente anche con quella fatta da altri membri dell'Esecutivo. Appunto Di Maio sta viaggiando in queste settimane. Ha già visitato l'Algeria, che è uno dei nostri principali fornitori sia attraverso un gasdotto che arriva in Sicilia, sia attraverso il gas liquefatto, quello che invece viene trasportato via nave. Il Qatar, che appunto è uno dei leader globali di gas liquefatto e poi, negli ultimi giorni ,è andato in Angola, in Congo dove anche qui ci sono dei progetti più piccoli, sono minori esportatori sempre di gas liquefatto. Qua, sopratutto, opera ENI e quindi si è fatto accompagnare dall'amministratore delegato. Quindi concentriamoci sulle forniture per capire quanto sono credibili queste promesse. Appunto gas liquefatto, sono dati di oggi, abbiamo utilizzato per l' 11% del nostro consumo di gas nazionale, vediamo che invece la Russia vale il 27,6%, l'Algeria dicevamo appunto 22,9 e resto tra il TAP, che arriva dell'Azerbaigian, il Nord Europa e le riserve. Ma riusciremo davvero a utilizzare questo gas liquefatto, anche se riuscissimo ad aumentare le forniture poi c'è il collo di bottiglia di ritrasformarlo nel suo stato gassoso, e a questo servono i rigassificatori, sono tre in Italia, e evidentemente non sono sufficienti a ricoprire e a fornire un vera e credibile alternativa alla al gas russo e quindi, anche qua, bisogna costruirne di nuovi; e attenzione perché il prezzo potrebbe aumentare visto che, insomma, queste forniture arrivano non attraverso gasdotti, ma sono in competizione con tutto il resto del Mondo. Altro tema importante anche quello delle ipotesi di imporre un prezzo massimo, se n'è parlato in questi giorni in Unione Europea, quindi fare in modo che il gas all'ingrosso non posso essere pagato più di una certa soglia; si parla, per esempio, di 100 Euro al Megawatt/ora. Oggi, si scambia a 117 e quindi, sostanzialmente però questo potrebbe mettere a rischio, queste nuove forniture di gas liquefatto, perché i Paesi esportatori potrebbero rivolgersi ad altri Paesi che sono disposti a pagare di più. Quindi, insomma staremo a vedere, se davvero queste promesse, questi piani molto ambiziosi, riusciranno a concretizzarsi in tempi brevi.".























