Giuseppina Di Foggia è la prima Amministratrice Delegata donna di una partecipata pubblica nel nostro Paese. Una nomina importante soprattutto se andiamo a guardare i dati relativi alle donne ai vertici aziendali nel nostro Paese. In attesa che la sua nomina diventi effettiva, al momento le amministratrici delegate delle principali 50 società quotate, di cui fa parte anche Terna, sono pari a zero. Quindi dovremo aspettare appunto che la nomina di Di Foggia entrerà in vigore per poter modificare questo zero in uno. Ma andiamo a vedere anche gli altri dati. Le donne che fanno parte dei comitati esecutivi nel nostro Paese sono pari al 14%, mentre le donne che fanno parte dei consigli di amministrazione sono pari al 41%. Un dato superiore ma che non deve stupirci, soprattutto perché la presenza di quote rosa all'interno dei consiglio di amministrazione è obbligo di legge. Andiamo a guardare la realtà europea, e lo facciamo con questa torta. Si tratta degli amministratori delegati in Europa delle principali società globali. Sono dati raccolti da Standard & Poor's su 5.458 compagnie, che evidenziano come soltanto il 7,9% di amministratori delegati sia rappresentato da donne, la restante parte, e quindi il 92,1%, è rappresentato invece da uomini. In realtà, però, la situazione europea non è così negativa se confrontata con quella estera. Lo possiamo vedere da questi istogrammi. Queste sono le donne amministratrici delegati delle principali società globali. L'America Latina ha il solo 1,5%, L'Asia-Pacifico il 3%, l'Africa il 5,7%, il Nord America il 7% e poi, al di sopra di tutte, troviamo l'Europa con il 7,9% . Andiamo a vedere negli Stati Uniti qual è la situazione. Questi sono gli gli amministratori delegati delle imprese dello Standard & Poor's, le 500 imprese dello Standard & Poor's, soltanto l'8,2 % è rappresentato da donne, la restante parte, il 91,8% è rappresentato da uomini. Abbiamo selezionato alcuni esempi di donne ai vertici, abbiamo raccolto 4 esempi di donne amministratrici delegate negli Stati Uniti, come: Mary Barra di General Motors, Safra Catz di Oracle, Jane Fraser di Citigroup e Julie Sweet di Accenture. A te.