La Federal Reserve ha annunciato il suo primo taglio dei tassi di interesse di quest'anno, dopo una lunga pausa di nove mesi, mantenendo le attese degli economisti. Con la riduzione di un quarto di punto percentuale, la decisione è un momento di svolta per la Banca Centrale americana che negli ultimi mesi ha avuto grandi dubbi su cosa fare di fronte a un mercato del lavoro che si è indebolito, creando meno posti di lavoro e un'inflazione che è rimasta alta. Adesso, il costo per chiedere un mutuo o un prestito negli Stati Uniti scenderà, con un tasso di interesse del 4%, aiutando l'economia USA. In una conferenza stampa il Governatore della Banca Centrale, Jerome Powell, ha definito la mossa come una gestione del rischio di fronte a una situazione economica insolita, piuttosto che la reazione a un peggioramento dell'economia. Secondo Powell, l'inflazione resterà abbastanza stabile nei prossimi mesi. Allo stesso tempo si cercherà di non fare indebolire ulteriormente il mercato del lavoro. Mentre si prevede che i dazi imposti da Trump sulle importazioni porteranno solo a un piccolo aumento dei prezzi. Di fronte all'annuncio, la reazione dei mercati è stata piuttosto contenuta, dato che gli investitori si aspettavano questa mossa. Trump ha sempre chiesto tagli più drastici alla Fed, mentre l'alleato del Presidente e nuovo membro del Consiglio della Banca Centrale, Stephen Miran, ha votato subito per tagliare immediatamente i tassi di mezzo punto percentuale, andando contro il resto dei consiglieri. Tuttavia Powell ha assicurato che ogni nuova decisione politica si baserà sui dati in arrivo, senza subire alcun tipo di influenza o pressione. E si prevedono altri due tagli entro la fine dell'anno. Nel frattempo la Fed resta cauta nel gestire gli attacchi di Trump, che ha provato a licenziare uno dei suoi membri, Lisa Cook, il mese scorso. Mentre l'indipendenza dell'istituzione rimane in dubbio di fronte alla minaccia più grande degli ultimi decenni. .























