Impalcature, recinzioni, strutture, arredamento e una lunga serie di altri strumenti e oggetti che spesso nemmeno immaginiamo vengono anche da aziende come questa che con circa 80 dipendenti produce semilavorati a partire da queste enormi bobine di acciaio e consuma energia elettrica. Siamo a Mercato San Severino in provincia di Salerno. "Quando lei mi ha chiamato ho cercato di sintetizzare due numeri che fanno rabbrividire. Luglio 2021 avevamo pagato per il costo dell'energia elettrica circa €18.000, nel luglio del 2022 è diventato di €48.500". Mauro Maccauro ex presidente di Confindustria Salerno e imprenditore ci fa vedere poi la sua previsione per ottobre 2022 dopo il rinnovo del contratto con tariffe impazzite. "L'anno scorso un costo dell'energia di €26.500, ottobre 2022 arriviamo a €151.000. Non avessimo avuto il fotovoltaico dove abbiamo un abbattimento diciamo della bolletta di circa il 30% questo sarebbe stato ancora più esoso". Il credito d'imposta previsto dai DL aiuti è una agevolazione fiscale nata per venire incontro alle aziende sul costo dell'energia. Facendo un po' di conti Maccauro ci spiega che dal terzo trimestre 2022 a fronte di un costo di quasi €109.000 recupera circa €16.000. "Non è questa la partita da giocare. La partita da giocare è la riduzione drastica del costo dell'energia e una pianificazione certa". "Lei sa che azienda troverà a gennaio 2023?". "Io non so che azienda troverò la settimana prossima. Tante aziende stanno avvertendo i loro clienti dando un prezzo del loro prodotto ma scrivendo nel contratto, cercando di far passare il concetto, che qualora nel mese di produzione di quella data merce il costo della loro energia sarà più alto verrà addebitato in fattura. Che cosa significa questo? Che che non c'è più mercato. Ognuno fa quel che vuole".