Difficile dire se quello che sembra essere un nuovo testamento di Gianni Agnelli potrà avere ripercussioni sull'architettura di un impero miliardario. Il documento, spuntato a 22 anni dalla morte dell'avvocato, aggiunge un nuovo capitolo alla battaglia legale che contrappone la sua secondogenita Margherita, ai figli di questa, John, Lapo e Ginevra Elkann. Tutto ruota intorno alla società Dicembre, storica cassaforte di famiglia che permette di tenere le fila di varie società del gruppo, fra le quali Stellantis, Ferrari e Juventus. Gianni nel 1998 ne assegna il controllo al figlio Edoardo, cambiando quanto deciso nel 1996 quando aveva previsto di dare le redini a John Elkann. Edoardo però muore nel 2000, per cui la regia, sostengono i legali di Margherita, sarebbe dovuta andare alla stessa Margherita e alla moglie di Gianni, Marella Caracciolo, quest'ultima però prima di morire dona la maggioranza di Dicembre a John Elkann, che adesso ha il timone dell'intero gruppo, in seguito a una serie di accordi coi quali si stabilisce anche l'uscita di Margherita dal capitale della Dicembre. L'intesa risale al 2004 e, secondo i legali degli ElKann, quanto pattuito supererebbe il testamento del 1998 ritrovato dalla Guardia di Finanza, con la conseguenza che non si dovrà riscrivere la storia dell'eredità.























