Per il terzo anno consecutivo il recupero dell'evasione fiscale segna un record. Nel 2024 i controlli sulle dichiarazioni, le conciliazioni con i contribuenti e le varie forme di sanatoria hanno fruttato 26,3 miliardi. Una cifra mai raggiunta che sale a oltre 33 miliardi se si considera quanto l'Agenzia delle Entrate ha racimolato per conto di altri enti come i Comuni e l'Inps. Il grosso è arrivato dall'attività ordinaria di verifica, in pratica dopo che i contribuenti hanno ricevuto una segnalazione che qualcosa non quadrava, ma anche cartelle esattoriali e chiusura rapida dei contenziosi. Oltre 5 miliardi sono invece il frutto della quarta rottamazione che permette a chi ha debiti col fisco di chiudere i conti senza pagare sanzioni e interessi. In pratica una rinuncia parziale da parte dell'erario di incassare quanto gli spetta. L'Italia con oltre 80 miliardi di tasse e contributi non versati, resta, da questo punto di vista, uno dei Paesi europei messi peggio, inoltre abbiamo un enorme magazzino di crediti non riscossi, oltre 1200 miliardi di euro di balzelli difficilmente recuperabili sui quali, assicura il vice ministro all'Economia Maurizio Leo, se ne saprà di più tra un mese. C'è da attendere anche per capire se ci sarà una nuova rottamazione delle cartelle e la riduzione delle tasse al ceto medio. "Due interventi importanti, ora noi stiamo facendo un'attività istruttoria, poi ci saranno i leader della maggioranza che dovranno fare delle valutazioni." Nell'attesa il direttore dell'Agenzia delle Entrate Vincenzo Carbone sottolinea l'aumento dei rimborsi fiscali a imprese e famiglie che ha superato i 24 miliardi e il contrasto alle frodi che ha permesso di far risparmiare quasi 6 miliardi, se poi l'intelligenza artificiale avrà un ruolo sempre maggiore per stanare gli evasori Carbone dice: "Sicuramente terremo conto della tecnologia, incroceremo ancora meglio le nostre banche dati però sempre con l'intervento dei nostri funzionari e dei nostri uomini.".