Eh sì proprio adesso che questi soldi servirebbero, sarebbero preziosi per attuare degli aiuti sulle bollette, proprio adesso mancano appunto, perchè quella tassa al 25% sugli extra profitti delle imprese energetiche è stata pagata da poche aziende o comunque il gettito previsto è stato decisamente ridimensionato. Andiamo a vederla: allora entro giugno le aziende energetiche avrebbero dovuto versare circa quattro miliardi di Euro di quella imposta sui loro extra profitti, sull'aumento dei loro profitti dovuto all'aumento del prezzo, ne è arrivato però solo uno e entro novembre dovrebbero arrivare dieci miliardi; sono due rate diverse, quindi quattro e sei sostanzialmente, però insomma questo andamento delle casse pubbliche pone diversi dubbi, seri dubbi che davvero si riuscirà a raggiungere questo risultato entro novembre; soldi che potrebbe essere molto utili per ridurre le bollette, aiutare le imprese. Cosa è successo e cosa potrebbe fare anche il Governo, bè il Governo Draghi si è già un po' mosso perché ha introdotto delle multe più salate per chi non ha pagato e non dovesse pagare neanche in futuro perché ci saranno multe del 15% per quelle aziende energetiche chiamate a contribuire che lo faranno entro la fine del mese e il 60% per chi dovesse pagare successivamente quindi multe salate, evidentemente più del solito, ma perché le aziende energetiche, una parte delle aziende energetiche si sono rifiutate di pagare? Beh perché la critica di questa legge è che sia incostituzionale, sia disegnata male, quali sono le critiche principali dell'utility, di chi ci fa pagare le bollette. Be insomma che la tassa non si applica sui profitti reali, ma si applica, in realtà, sulle così dette operazioni IVA che è un'altra, un altro insieme, insomma un'altra contabilità delle imprese; che è più immediata, ma che non è perfetta secondo loro, perché alcune aziende si sono ritrovate a pagare l'imposta su tasse già pagate e quindi questa evidentemente è una struttura e poi anche sono tassate le cosiddette operazioni straordinarie, quindi cessioni, acquisizione di parti di azienda che però nulla hanno a che fare, secondo loro, con il rialzo dei prezzi dell'energia; quindi staremo a vedere cosa diranno anche i tribunali se poi dovesse arrivare effettivamente a quel punto, andiamo a vedere anche cosa hanno fatto gli altri paesi europei; questo è interessante che la Spagna ha introdotto una tassa, sugli anni prossimi, di sette miliardi di Euro sul fatturato dell'aziende energetiche e sugli interessi bancari, Il Regno Unito invece 6 miliardi di Euro, una tassa del 25% sui profitti di chi estrae petrolio e gas nel Regno Unito, appunto sarà interessante vedere se loro avranno più fortuna di noi nel reperire questi fondi.























