Ora il fidanzamento è ufficiale: Fiat Chrysler e Peugeot hanno annunciato di aver raggiunto un accordo per la fusione in un'operazione che dovrebbe aiutare entrambe a essere più competitive sul mercato globale. L'intesa tra le due case automobilistiche darà, infatti, vita al terzo colosso mondiale del settore in termini di fatturato con ricavi per 170 miliardi di euro e al quarto per vendite dopo Volkswagen, Toyota e Renault Nissan e prima di General Motors. Lo Stato francese, che aveva opposto il suo "no" alle nozze tra FCA e Renault, questa volta non ha avuto niente da ridire. La sede legale sarà in Olanda e la società sarà quotata in tre Borse, a Parigi, Milano e New York. L'operazione darà vita a un nuovo gruppo da 50 miliardi di dollari. La guida per cinque anni viene affidata all'attuale Amministratore delegato di PSA, Carlos Tavares, che coprirà lo stesso ruolo nel nuovo gruppo, mentre la presidenza sarà affidata a John Elkann. La società, nata dalla fusione, avrà 400 mila dipendenti e sarà in grado di produrre 8,7 milioni di auto all'anno e l'operazione avverrà, scrivono le due società in un comunicato congiunto, senza chiusura di stabilimenti. L'accordo, a fronte di costi una tantum di 2,8 miliardi, garantirà risparmi per 3,7 miliardi all'anno. La fusione sarà perfezionata in 12-15 mesi una volta avuto il via libera dalle rispettive Assemblee straordinarie dei soci e dell'Antitrust. E a proposito di soci, prima della chiusura dell'operazione agli azionisti FCA sarà distribuito un dividendo straordinario di 5 miliardi e mezzo, mentre l'anno prossimo ciascuna delle due società ha intenzione di distribuire un dividendo ordinario da 1,1 miliardi di euro.