Ora il fidanzamento è ufficiale. Fiat Chrysler e Peugeot hanno raggiunto un accordo per la fusione in un'operazione che dovrebbe aiutare entrambe ad essere più competitive sul mercato globale. L'annuncio, dopo un comunicato congiunto, l'hanno dato i due amministratori delegati, Mike Manley per FCA e Carlo Tavares per PSA. Una fusione tra due aziende sane, ha detto Tavares, che dovranno essere abili a far leva sui punti di forza di entrambe le società e ad affrontare due sfide importanti: il mercato cinese e quello dell'auto elettrica. L'intesa tra le due case automobilistiche darà vita al terzo colosso mondiale del settore in termini di fatturato e al quarto per vendite dopo Volkswagen, Toyota e Renault Nissan, e prima di General Motors. La sede legale sarà in Olanda e la società sarà quotata in tre Borse, a Parigi, Milano e New York. L'operazione darà vita a un nuovo gruppo da 50 miliardi di euro. La guida per cinque anni viene affidata all'attuale amministratore delegato di PSA Carlos Tavares, che coprirà lo stesso ruolo nel nuovo gruppo, mentre la presidenza sarà affidata a John Elkann, ma, ha sottolineato Tavares, ci sarà un ruolo esecutivo anche per Manley. Nel board, e questa è una novità, ci saranno anche due rappresentanti dei lavoratori, notizia accolta positivamente dai sindacati, che aspettano di conoscere i dettagli del piano industriale e incontreranno l'azienda venerdì. La sfida sulla quale sia i rappresentanti dei lavoratori, sia il Governo saranno particolarmente attenti e di contenere i costi senza creare esuberi. Secondo il comunicato dell'azienda, l'intera operazione sarà fatta senza chiudere stabilimenti. La società nata dalla fusione avrà 400 mila dipendenti. Insieme, l'anno scorso, le due aziende hanno venduto 8,7 milioni di auto, ma la capacità produttiva è molto superiore. L'accordo, a fronte di costi una tantum di 2,8 miliardi, garantirà risparmi per 3,7 miliardi all'anno. La fusione sarà perfezionata in 12-15 mesi, una volta avuto il via libera dalle rispettive assemblee straordinarie dei soci e dall'Antitrust.