Più di dodici milioni di italiani non hanno versato un solo centesimo di tasse sui redditi. In pratica, uno su tre, per quanto risulta dalle dichiarazioni relative al 2015, non ha pagato l’Irpef, perché aveva guadagnato molto poco e, quindi, era esentato, o perché le detrazioni a favore hanno azzerato l’imposta. Per contro, risulta che oltre l’80 per cento dei redditi dichiarati è quello da lavoro dipendente e pensione. In pratica, sono queste categorie che contribuiscono di più al Fisco, per il quale comunque i più ricchi in media sono i lavoratori autonomi. Come accade ogni anno, il quadro che emerge dalle statistiche diffuse dal Tesoro e che riguarda soltanto l’imposta sulle persone fisiche sembra non coincidere con la realtà del Paese, riportando d’attualità il tema dell’evasione fiscale e del sommerso, l’economia che sfugge al Fisco e che vale circa 200 miliardi. Ma quanto guadagnano gli italiani? In media dichiarano poco più di 20.000 euro, un dato che praticamente coincide con quello dei lavoratori dipendenti. All’interno di questa categoria, ci sono però parecchie differenze. Basti pensare che fra loro sono compresi i dirigenti pubblici e privati, che hanno paghe molto più alte. Meno ricchi i pensionati, mentre gli imprenditori sfiorano i 20.000 euro. Ma bisogna precisare che stiamo parlando dei titolari di ditte individuali, escluse quindi le società, e che nella maggior parte dei casi si tratta di aziende senza dipendenti. Dichiarano di più, come accennato, gli autonomi, con oltre 38.000 euro. Al di là delle categorie, però, ci sono dati altrettanto interessanti che riguardano la distribuzione della ricchezza dichiarata. Ebbene, appena 34.000 italiani hanno comunicato al fisco un reddito superiore a 300.000 euro. Ma potrebbe stupire anche il fatto che il 45 per cento dei contribuenti dichiara meno di 15.000 euro e solo il 5 per cento supera i 50.000.