Guardiamo un po' come sta andando l'installazione di nuovi impianti rinnovabili, nuovi impianti soprattutto solari e eolici, anno dopo anno. 2021, 2022, 2023 hanno rappresentato un raddoppio, anno dopo anno. Vediamo come sta andando nei primi 10 mesi del 2024: siamo già sopra i livelli del 2023. Questo è, insomma, un segnale di ottimismo, perché mancano ancora due mesi alla fine dell'anno, con i dati disponibili sul portale di Terna, e abbiamo già superato il numero dell'anno scorso. Attenzione però a non eccedere con l'ottimismo. Perché? Perché l'obiettivo che il Governo si è posto, nel suo piano, per arrivare ai due terzi di energia, di elettricità prodotta da rinnovabili come ha ricordato il Ministro, è ancora più alto: a 9. Ci stiamo però lentamente avvicinando, guardate quanto eravamo distanti fino a qualche anno fa. Cosa sta andando bene? Sta andando bene il solare. Il solare è molto vicino al suo obiettivo, il suo target annuale. Guardate invece l'eolico, situazione del tutto opposta. Stiamo installando poco eolico rispetto agli obiettivi, rispetto al ritmo che dovremmo tenere, già molto più basso rispetto ai pannelli solari. Vediamo anche quanta elettricità vogliamo andare a generare dalle fonti rinnovabili. Due terzi, appunto, entro il 2030. Oggi siamo circa a un 40%. Anche qua, il reality-check: insomma, anche su questo le cose stanno andando comunque lentamente ma stanno migliorando. Come vedete, i primi 9 mesi del 2024 siamo arrivati al 43,2% di elettricità generata da rinnovabili, con alcuni mesi, soprattutto nella primavera, in cui questa percentuale ha superato il 50%, questa soglia psicologica. Va detto che le richieste arrivate al Ministero dell'Ambiente, alla Commissione di Valutazione Impatto Ambientale sono moltissime, 90 Gigawatt. Quanti sono? Quanti ne servirebbero da qua al 2030 per raggiungere quegli obiettivi climatici che ci impone l'Unione Europea. Non tutte queste sono realizzabili e infatti per questo c'è una valutazione. Va detto che per quanto siano accelerate, le richieste evase nei primi mesi dell'anno sono solo 15, per quanto siano molto di più rispetto agli anni scorsi. La Commissione lamenta di essere sotto organico, i membri non ricevono compenso, insomma c'è una situazione burocratica, lo sappiamo, complicata. Detto tutto ciò, però, eppur si muove, in qualche modo, se vogliamo chiudere così. Il quadro sulle rinnovabili rimane lento, rimane, insomma, da migliorare ma qualcosa sta migliorando, anno dopo anno.