Secondo diversi osservatori la Russia è tra i Paesi che risentirà meno dei contraccolpi economici della pandemia. Già nel 2020 la contrazione del PIL è stata pari al 3,1%. Nel 2009, durante la grande crisi, fu del 7,8%. Ora il Programma Nazionale di Ripresa Economica varato da Mosca, stanzia 55 miliardi e mezzo di euro per sostenere occupazione, imprese, investimenti e sviluppo tecnologico. Le prospettive di collaborazione industriale nella tecnologia avanzata con la Russia, sono state al centro del Business Forum di Ekaterinburg. Presente anche il Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti. "Cercare di contemperare quelle che sono i nostri punti di forza, in quelle che sono le sfide, che ci pone davanti il futuro come è stato scritto anche dall'Europa, con il Recovery Plan .... la transizione ecologica". Che le previsioni siano positive, lo confermano anche gli addetti ai lavori "Ci sono importantissime aree di ripresa, in particolare nel mercato dove siamo adesso, dell'Eurasia, dove ci sono importanti prospettive di sviluppo anche per la nostra azienda". Certo, resta il nodo delle sanzioni, previste nei confronti della Federazione Russa, dall'Unione Europea nel 2014, per l'annessione della Crimea e per le ingerenze nella crisi Ucraina e confermate per altri sei mesi, proprio a fine giugno. "Mantenere un legame, in momenti difficili come questo è fondamentale, legami basati sul lavoro insieme, su alcuni valori condivisi, nella ricerca di un equilibrio futuro che permetta un recupero degli scambi, come erano prima delle sanzioni".